È veemente l’invito a vaccinarsi da parte di Gianluca Castigliego, infermiere manfredoniano in servizio al Policlinico Riuniti di Foggia. “Non riesco ancora a buttarla giù sta cosa – scrive -. Son tornato per la prima volta a rindossare maschera, tuta e tutto il resto della bardatura, non potete immaginare il caldo e la fatica, ma a quella il mio corpo e la mia mente sono abituati da più di un anno e mezzo! Ma ad altro la mia mente non è abituata! Non è abituata ad assistere a pazienti che per scelta (non vaccinandosi) hanno preferito giocare sulla roulette il rischio di ammalarsi! Quello che non sapete, però, è che nonostante tutto, le nostre menti sono guidate dai nostri cuori e quindi in automatico azzerano qualsiasi pregiudizio e si catapultano con dovere nello svolgimento delle cure e assistenza! Ma concedetemi la rabbia e l’amarezza nel vedervi autodistruggere la vita! Mi spiego. Lui convinto no vax, con potere persuasivo, riesce a trascinare con sé sua moglie, in attesa e agli ultimi giorni di gravidanza, poi convince anche madre e padre che la scelta giusta è diffidare del vaccino! Morale: lui siamo riusciti a dimetterlo, sua moglie ha partorito, ma non riesce ad abbracciare suo figlio perché risultato negativo e quindi separato dalla madre positiva, mentre suo padre ci ha lasciato qualche giorno fa ed oggi anche la madre è stata divorata dalla fame di morte di questo maledetto virus! La scelta di un singolo ha generato ed incentivato la sete di morte di questo nemico infido ed invisibile!”.
Poi si chiede: “Quanto pesa la scelta di un singolo soggetto? Ecco a voi la risposta! Potevano salvarsi? Con il vaccino avrebbero avuto ottime possibilità! Vaccinatevi per la miseria! Fatelo per chi vi vuole bene! Fatelo per chi non vuole perdervi! Fatelo perché la vita vi è stata donata per essere vissuta! Non riusciamo a vedervi suicidare come se fosse tutto normale!
Francesco (altro assistito covid in ripresa dopo 15 gg di rianimazione), mi ha detto che lui voleva aspettare, ma oggi pentito mi dice ‘dovevo vaccinarmi per evitare l’esperienza più brutta della mia vita’. E aggiunge che la sua paura è stata alimentata dalla confusione mediatica (troppi esperti nelle tv e pochi nei reparti dove si muore, aggiungerei) e le informazioni errate sul web. Fa male vedervi soffrire, fa male vedervi morire, fa male vedervi rimpiccioliti dalla vergogna mentre vi si chiede il perché? Perché potevate prevenire e non lo avete fatto? Perché non vi rendete conto dell’opportunità che vi viene data? A mio padre a dicembre non è stata data ed oggi io mi ritrovo a commemorare il suo compleanno di fronte ad una lapide fredda! Fredda come i vostri corpi che potevano salvarsi, ma hanno scelto di non farlo! Vaccinatevi! Poniamo fine a tutto questo perché noi professionisti della salute e promotori della vita non riusciamo più ad essere sereni con noi stessi! Mentre voi scegliete di ammalarvi, fuori c’è gente che non ha scelto di ammalarsi, ma si vede tardare le cure che avrebbero dato loro una possibilità di sopravvivenza! Per questo – conclude l’infermiere – non stai scegliendo solo per te, ma lo stai facendo soprattutto per gli altri!”.