Non hanno ancora deciso quali nomi spendere e dove pescare, se nella società civile impegnata o nel panorama più largo degli atenei pugliesi dove pure vi sono molti simpatizzanti pentastellati sul modello dell’ex premier Giuseppe Conte.
Al momento il M5S di Puglia, che ha sancito il patto con Casili vicepresidente del Consiglio e Barone assessora al Welfare, ha solo buttato la palla, come spiega un portavoce di vertice. “Vediamo come reagiscono Emiliano e la sua maggioranza, in particolare il PD di Lacarra“, osserva qualcuno. Ma è chiaro che il M5S cerca postazioni e caselle importanti, su tutte quella dell’Acquedotto Pugliese da anni simbolo dell’alleanza tra il Governatore e la destra della città di Bari, una tale sinergia arrivata sin dentro il Comune.
Del resto la battaglia è anche dentro i dem e in particolare con Antonio Decaro, se è vero che Emiliano spinge per un terzo mandato in Puglia da presidente bruciando così le ambizioni dell’ingegnere ex figlioccio politico di Alberto Tedesco. I pentastellati potrebbero essergli utili anche in questo disegno tenendo a bada la maglia di interessi del presidente Anci.