“Io sottoscritta consigliera comunale Iadarola Liliana con la presente, onde evitare strumentalizzazioni politiche a danno del partito che mi onoro di rappresentare nell’Assise comunale e, quindi, sollevare da ogni imbarazzo i segretari del partito sia a livello locale che nazionale, con rammarico, comunico la ferma e decisa volontà di autosospendermi temporaneamente dal Partito Fratelli Di Italia fino al momento in cui la commissione di inchiesta nominata dal Prefetto in merito a presunte infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale relative alla videosorveglianza non fornisca le sue risultanze”. È quanto riporta la nota divulgata dalla consigliera dopo le intercettazioni emerse in alcuni articoli di stampa. Dopo aver abbandonato la presidenza della commissione comunale consiliare “Affari generali ed economia”, ecco ora lo stop alle attività nel partito.
“Si precisa che la scrivente non è sottoposta a nessun procedimento penale né a titolo personale e né a carico di soggetti terzi ed è del tutto estranea a qualsiasi tipo di inchiesta giudiziaria – spiega Iadarola -. E se la Commissione di inchiesta è stata nominata per verificare la mia correttezza, onestà e liceità della condotta istituzionale e non solo, posso affermare con certezza e serenità che se infiltrazione mafiosa vi è stata all’interno dell’amministrazione comunale non è sicuramente collegabile alla mia persona per favorire soggetti estranei alla amministrazione, atteso che la sottoscritta non ha nessun legame con associazioni a delinquere che si chiamino esse mafia, camorra o con qualsivoglia altro nome”.
Poi continua dicendosi “fiduciosa che si farà chiarezza sulla mia posizione personale (ribadendo che non capisco con quale logica distorta sia stata oggetto di questo attacco politico a mezzo stampa e non solo) per onestà intellettuale e morale e non per atto dovuto mi autosospendo dal partito. Resta inteso che nel momento in cui emergerà la verità sulla mia assoluta estraneità a tutta questa spiacevole vicenda automaticamente mi riterrò nuovamente parte integrante del partito Fratelli Di Italia e del gruppo consiliare. E spero che quando la Commissione di inchiesta chiuderà le indagini si abbia il buon senso, l’umiltà e la correttezza di riabilitare il mio nome e quello della mia famiglia con la stessa pubblicità con la quale è stato tanto diffamato“. (foto Franco Cautillo)