“Ormai la situazione nazionale circa i controlli sull’osservanza delle leggi a tutela degli animali da anni registra un vuoto che non si può più tollerare. Non solo per problemi legati ai numeri del personale preposto in seno alla Polizia Locale e alle ASL (Organi per legge deputati alla vigilanza) ma riteniamo per altri fattori che non possiamo più tacere”. Lo dichiara con una nota l’associazione ‘Stop Animal Crimes Italia’.
“L’ennesima testimonianza è solo di questa mattina, quando Polizia Locale e ASL hanno eseguito sopralluogo presso un terreno vicino San Giovanni Rotondo in cui nostri attivisti già venerdì scorso (6 giorni fa) avevano segnalato (anche mediante pec) 2 cani legati a catena cortissima, senza acqua e cibo ossia alcuni animali da reddito detenuti in violazione di legge. Stamattina i cani e alcuni animali non c’erano più!. Per 6 lunghi giorni abbiamo tenuto il fiato in attesa che le Autorità intervenissero, fino all’amara sorpresa di stamane!
Abbiamo comunque depositato querela per maltrattamento di animali, chiedendo all’Autorità Giudiziaria (che in tema di tutela animali vorremmo fosse più solerte e severa) l’individuazione del proprietario del terreno e degli animali occultati al fine della punizione e ovviamente del sequestro, considerato che le Autorità intervenute pare non abbiano proceduto in tal senso.
Centinaia sono le segnalazioni e richieste di aiuto che ogni giorno vengono inoltrate alle Autorità preposte, circa maltrattamenti e abbandoni, ma quasi sempre con lo stesso risultato ossia o quello per cui il sopralluogo non viene compiuto o fatto tardivamente o, quando eseguito, concluso non con sequestro e notizia di reato ma solitamente con prescrizioni (consigli per mettersi a norma); di questo passo è evidente che il fallimento è certificato”.
“Non è questo il modo di migliorare questo Paese educandolo al rispetto degli animali, prevenendo reati e interromperli, dare fiducia ai cittadini – proseguono –
Il nostro movimento, già autore di denuncia querela contro Mapia srl (gestore del canile di San Giovanni Rotondo) per ipotesi di reato di maltrattamento animale, intende dare un volto nuovo all’animalismo, avverso quello che ad oggi – fatto di propaganda, estremismo, inefficienza, interessi e connivenze – non ha prodotto lo straccio di un risultato, in tema di randagismo in primis, allevamenti abusivi, traffico di animali, efficienza dei controlli, ecc… non ha cambiato nulla!
Un movimento che proprio dagli organi di controllo vuole e deve cominciare a cambiare questa drammatica realtà nazionale, allo scopo di dare una reale e pragmatica rappresentanza giuridica ad ogni animale di questo Paese, come giusto che sia”.