Il carcere di Foggia torna al centro del dibattito dopo la mega evasione del 9 marzo scorso. In visita nella struttura di via delle Casermette, il sindacato Osapp guidato dal segretario generale aggiunto Pasquale Montesano. Con lui anche il vicesegretario regionale, Luigi Paglia. Occhi puntati sulle condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari, stremati e sotto organico. “Una situazione ormai drammatica – spiegano i sindacalisti -, soprattutto dopo le durissime giornate che hanno evidenziato le estreme criticità a seguito della clamorosa evasione di 72 detenuti dal carcere di Foggia”.
Per l’Osapp si trattò di un episodio di “violenza inaudita che ha determinato un’azione di radicale cambiamento di rotta ma non di rinnovamento ed oggi assistiamo a reazioni incontrollate, dell’amministrazione locale e regionale, nei confronti di dirigenti sindacali che hanno rappresentato nelle forme consentite i disagi e le difformità che ancora ci sono. Ancor più grave, hanno pensato di intraprendere azioni disciplinari nei confronti della Polizia Penitenziaria prive di logica”.
“Nei giorni scorsi – prosegue Montesano – è stato trasmesso al premier Conte al ministro della Giustizia Bonafede, nonché ai prefetti pugliesi, un dossier sul sistema penitenziario in Puglia, generato dallo straordinario lavoro degli organi statutari Osapp Regione Puglia. Tale articolata documentazione è nata dalla necessità non più rinviabile di un rinnovamento, sia nel riferimento regionale che nelle articolazioni territoriali”.
Per il sindacalista è necessario “un sostanziale ampliamento degli organici, principalmente della Polizia Penitenziaria e del comparto ministero e rimarcare precise responsabilità per le criticità degli eventi che solo grazie allo spirito di sacrificio e al senso di appartenenza degli uomini e donne della Penitenziaria e di tutti gli operatori sono state contenute, nonostante il grave momento legato all’emergenza epidemiologica. Bonafede dove sei? E se ci sei, batti un colpo”, conclude Montesano.