“In questi giorni sono pervenute in segreteria numerose notizie su operazioni di sanificazione-disinfezione, in ambienti confinati e non, operate da aziende prive dei requisiti previsti. Sull’argomento A.N.I.D. è attiva sin dall’inizio dell’emergenza in corso, e molte sono state le segnalazioni di abusi trasmesse alle autorità competenti”. È quanto fa sapere la stessa Anid, associazione nazionale imprese di disinfestazione.
“A tal proposito, inoltre, è stata inviata anche formale diffida dal mettere in atto detti lavori a società ed organizzazioni prive dei requisiti di legge. Assodato, quindi, che le attività di disinfezione e sanificazione, come definite all’art. 1, comma 1, lettere b) ed e) del DM 274/97, sono di esclusivo appannaggio delle aziende in possesso dei requisiti di cui al succitato DM 274/97 in applicazione della Legge 82/94, si invitano gli associati a comunicare alla segreteria situazioni difformi alla citata norma, ovviamente circostanziando debitamente i fatti e fornendo le dovute oggettività. Altresì – continua la nota -, sono da evitare segnalazioni generiche, improprie, sommarie o prive delle necessarie evidenze. A.N.I.D., come ampiamente dimostrato anche in questo difficile periodo, oltre ad offrire il proprio contributo al ‘sistema Paese’ collaborando fattivamente con le Autorità, resta comunque al servizio dell’intera categoria, e non per sterili ‘interessi di bottega’, ma perché difendere la legalità significa tutelare la salute e l’ambiente. In tal senso, A.N.I.D. ritiene che il fine di una associazione di categoria non è produrre della vuota burocrazia, ma compiere azioni concrete a sostegno e salvaguardia dei professioni- sti del settore. A riprova di ciò vi sono le iniziative intraprese nei giorni scorsi, con le quali A.N.I.D., oltre ad avversare l’improvvisazione imperversante sul mercato, ha di fatto dato voce e tutelato tutte le aziende professionali, associate e non, guadagnando il riconoscimento anche dalle Autorità di riferimento.
A.N.I.D., dall’inizio dell’emergenza “Covid-19”, ha fatto propria la responsabilità di preservare la salute dei cittadini e la sicurezza dell’ambiente, ed è stata in prima linea al fianco dei veri professionisti di un settore che non gode dell’attenzione dei ‘mass media’ ed è spesso misconosciuto, ma il cui valore è prepotentemente emerso con l’emergenza in corso, quando si è rivelata la vera importanza della competenza nell’erogare servizi di sanificazione, sia negli ambienti ad alto rischio, quali gli ospedali e le strutture sanitarie, sia negli altri ambienti di lavoro.
Sul caso sono intervenuti anche i rappresentanti della coop di Manfredonia “Gimar” che ha operato in varie strutture della provincia di Foggia. “In merito all’emergenza Covid19 in cui ci troviamo, molti sono coloro che si improvvisano disinfestatori. Si pensa che sia sufficiente comprare un nebulizzatore, diluire senza alcun criterio il prodotto scelto casualmente e così disinfettare l’ambiente.
Praticando queste procedure senza alcuna formazione sono diversi i pericoli che si possono arrecare al cliente e all’ambiente. Pertanto, è fondamentale affidarsi ad aziende abilitate nel settore che abbiano al loro interno personale tecnico formato.
Sfruttando la psicosi da Coronavirus, approfittando della situazione svolgendo attività che non sono di loro competenza, peggiorano il tutto rilasciando certificati mendaci che non hanno nessuna valenza. Nella nostra provincia innumerevoli sono le aziende che si improvvisano, persino pubblicizzando mediante social servizi che non sono autorizzati a svolgere. Tante sono le segnalazioni giunte in associazione e quest’ultima si sta impegnando nella preparazione delle diffide. Pertanto, invitiamo ad affidare tali servizi ad aziende abilitate e competenti”.