“È inammissibile che il sindaco di Foggia personalizzi la solidarietà dei foggiani nei confronti di chi si trova in difficoltà. È inammissibile che il sindaco di Foggia trasformi i pacchi alimentari in “piccoli doni” caritatevoli. È inammissibile che il sindaco di Foggia utilizzi un frangente così drammatico per polemizzare con altre istituzioni”.
A dichiararlo il segretario cittadino Davide Emanuele e dei consiglieri comunali Lino Dell’Aquila, Lia Azzarone, Franceso De Vito, Michele Norillo e Anna Rita Palmieri, che continuano: “ Franco Landella è stato capace di esprimere tutto ciò con la lettera che accompagna il pacco assemblato dal Banco Alimentare e consegnato dalle organizzazioni di volontariato che hanno partecipato alla raccolta. È una vergogna che deve essere denunciata pubblicamente per tutelare i nostri concittadini più deboli, che Franco Landella vorrebbe trasformare in clienti ed elettori. Persone che hanno molta più dignità di quanto lui immagini; persone che meritano il rispetto che lui non ha mostrato; persone che sono titolari di diritti e non destinatari di concessioni paternalistiche. L’unica verità è che l’Amministrazione comunale non ha saputo minimamente fronteggiare l’emergenza e organizzare la risposta alle necessità di chi più di altri subisce gli effetti della pandemia da Covid-19″.
Netta la conclusione: “Non serve a nulla strillare nei video pubblicati su facebook; ancora meno è utile polemizzare con le altre istituzioni che a vantaggio di Foggia e dei foggiani hanno già stanziato fondi cospicui per l’emergenza alimentare – 1.142.277,50 euro del Governo nazionale e di 412.757,18 euro della Regione Puglia – e altre somme si apprestano a stanziare. In simili frangenti, ciascun rappresentante istituzionale è chiamato a svolgere la propria funzione ed il proprio dovere con ancora più impegno e dedizione, e non per essere ringraziato o per guadagnare utilità politiche. Landella impari da altri sindaci che operano costruendo reti di solidarietà e sostegno, che sono davvero al fianco dei cittadini con sensibilità ed empatia. Più volte abbiamo chiesto di essere coinvolti attivamente nell’organizzazione delle azioni a sostegno di quanti sono in difficoltà e mai ci è stata data neanche una risposta. Forse perché a noi non può fare “piccoli doni”.