Nei mesi scorsi la criminalità organizzata è tornata a minacciare la sicurezza della città di Foggia. La recrudescenza della guerra tra clan prima e la recente ripresa di una drammatica sequenza di attentati dinamitardi a scopo estorsivo hanno rimesso al centro del dibattito la necessità di combattere l’illegalità con forza e determinazione, sia sotto il profilo delle attività repressive sia dal punto di vista della costruzione di una matura coscienza della legalità, antidoto fondamentale in chiave preventiva, soprattutto per le giovani generazioni.
“In particolare – ha spiegato il sindaco, Franco Landella, durante il consiglio comunale monotematico di oggi – la nostra comunità è stata scossa da una forte e violenta componente estorsiva, tra gli ambiti più produttivi per l’economia criminale dei clan della mafia foggiana. Un elemento che ha evidentemente spaventato la nostra comunità, a cui lo Stato ha risposto con fermezza ed autorevolezza.
Le numerose operazioni interforze, lo straordinario lavoro della Magistratura, le condanne inflitte ai vertici dei clan foggiani sono state una risposta fattiva, concreta ed efficace dello Stato, che in tutte le sue articolazioni ha saputo dimostrare attenzione per la nostra città. Un lavoro per il quale l’intera comunità foggiana è grata al Prefetto Raffaele Grassi, al Procuratore Ludovico Vaccaro, al Questore Paolo Sirna, al Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonello Nicola Lorenzon, al Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Andrea Di Cagno. Un grazie esteso ad ogni singolo agente ed ad ogni singolo magistrato impegnati quotidianamente sul territorio e, ovviamente, al meraviglioso universo dell’associazionismo: dalla Fondazione Buon Samaritano a Libera, fino a Ultimi e Giovanni Panunzio”.
L’opera di incessante bonifica messa in campo dallo Stato ha generato una reazione compatta da parte della comunità cittadina, culminata nella straordinaria mobilitazione popolare promossa da Libera e dal suo fondatore Don Luigi Ciotti.
“Ciascuno per la propria parte e per le proprie competenze, dunque – ha proseguito -, ha svolto e sta svolgendo un’attività decisiva nel contrasto ad una delinquenza predatoria e parassitaria che inquina il tessuto economico e frena lo sviluppo sociale di Foggia. Una delinquenza che si nutre soprattutto di disagio sociale e di quella mancanza di occupazione che fa di tantissimi giovani potenziale manovalanza criminale.
In questo senso particolarmente importanti sono state le decisioni assunte dal Ministero dell’Interno e dal Governo, che per un verso hanno implementato la dotazione di uomini per le Forze dell’Ordine – anche per l’attività di intelligence – e per l’altro hanno istituito formalmente a Foggia una Sede distaccata della Direzione Investigativa Antimafia. Tutti tasselli di un mosaico complesso, che ogni istituzione, in una logica di piena e virtuosa collaborazione, ha il compito di rafforzare.
L’amministrazione comunale, nel rispetto delle competenze possedute, può e deve fare la sua parte, come accaduto nel passato, in termini di promozione di valori positivi ma anche di azioni finalizzate ad accompagnare ed affiancare l’attività di Forze dell’Ordine e Magistratura”.
Da questo punto di vista il Consiglio comunale impegna il sindaco e la Giunta a:
1) Sollecitare le Autorità dello Stato – Governo e Parlamento – a porre rimedio alle criticità derivanti dalla soppressione dei Tribunali presenti in Capitanata, il cui accorpamento al Tribunale di Foggia ha reso difficile il lavoro della magistratura e più fallace un più analitico presidio del territorio, che è tra i più estesi d’Italia;
2) Sollecitare il Ministro dell’Interno, nell’ambito della futura sottoscrizione del Protocollo Sicurezza, a farsi portavoce col Governo al fine di conoscere dettagliatamente fondi e tempi di inizio e conclusione dei lavori dell’ampliamento del Tribunale di Foggia;
3) Sollecitare le Autorità dello Stato a istituire formalmente la Corte d’Appello del Tribunale dei Minori e del Tribunale Amministrativo Regionale;
4) Sollecitare le Autorità dello Stato al fine di istituire la DDA;
5) Confermare la costituzione del Comune di Foggia come parte civile nei processi penali per reati di mafia e per reati estorsivi e di usura, così come opportunamente avvenuto a partire dal 2014;
6) Istituire la “Consulta cittadina per la legalità”, aperta alle istituzioni e alla società civile;
7) Adottare ogni strumento, sia preventivo sia conservativo, idoneo a garantire sicurezza e contrasto al disagio sociale, assicurando la collaborazione condivisa con le istituzioni ed il mondo dell’associazionismo;
8) Avanzare richiesta alle Autorità del Governo centrale affinché siano ulteriormente rafforzati gli organici delle Forze dell’Ordine e della Magistratura sia inquirente sia giudicante – recentemente già moltiplicati – nonché ogni iniziativa utile anche tecnologica adeguata ad assicurare moderne attività investigative;
9) Sollecitare il Ministero dell’Interno per implementare ulteriormente il sistema di videosorveglianza cittadino e a porre una particolare attenzione al potenziamento di quello già esistente, realizzato dal Comune di Foggia in proprio, al fine di pervenire al migliore controllo possibile del territorio, con funzione preventiva e repressiva, con particolare tutela per i beni pubblici e gli edifici scolastici ed in stretta cooperazione con Forze dell’Ordine e Magistratura;
10) Intervenire sul territorio con reiterati controlli ed interventi tecnici rapidi – anche di ordine straordinario – per assicurare funzionamento e ripristino dei sistemi di pubblica illuminazione urbana, al fine di assicurare sicurezza ai cittadini e prevenire attività e comportamenti delittuosi, consentendo un più facile riconoscimento degli autori di atti criminali e/o vandalici;
11) Intensificare e rafforzare sul territorio gli interventi di controllo e repressione di ogni tipo e di ogni forma di abusivismo;
12) Attivazione dei Progetti di Pubblica Utilità in cui coinvolgere i percettori del Reddito di Cittadinanza;
13) Approvare specifici progetti di contrasto al disagio, alla povertà, al lavoro nero, al caporalato e alla violenza sulle donne, all’emergenza abitativa, gli anziani ed i minori, elaborati ed attuati di concerto tra gli Assessorati alla Sicurezza e Legalità, Politiche Sociali e della Famiglia, Sviluppo Economico e Lavoro, Cultura, Istruzione e Formazione e Università e Autorità Scolastiche, in stretta sinergia con il mondo dell’associazionismo e gli Enti del Terzo Settore, assicurando la compartecipazione ad azioni di promozione della legalità, con particolare riferimento agli ambiti educativi e formativi;
14) Istituire un Tavolo Tecnico Permanente dedicato alle questioni inerenti sviluppo economico ed occupazione, con la partecipazione delle associazioni datoriali e di categoria e delle organizzazioni sindacali, oltre che dei rappresentanti istituzionali;
15) Reperire ulteriori risorse economiche da destinare all’attuazione delle suddette iniziative, nell’ambito degli strumenti contabili e finanziarie dell’Amministrazione comunale.
16) Implementare progettazioni ambientali e sociali specifiche per i quartieri più a rischio e per le borgate e progettazioni mirate a garantire il recupero economico ed ambientale del centro storico e delle aree ricadenti nelle zone limitrofe la stazione ferroviaria;
17) Implementare progetti e azioni di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica;
18) Adottare misure idonee a fornire tutela legale alle vittime di racket e/o usura, da assicurare attraverso il Servizio Avvocatura del Comune di Foggia, in modo da facilitare l’iniziale denuncia nonché per permettere al cittadino vessato la sua difesa nelle fasi giudiziali nelle quali il Comune di Foggia si costituirà parte civile;
19) Assicurare supporto psicologico, attraverso gli assistenti sociali in servizio presso il Settore Politiche Sociali, al cittadino vessato nonché al suo nucleo familiare.
Il Consiglio comunale, dal canto suo, si impegna ad assumere deliberazione sul regolamento comunale per l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e economico-finanziaria, già in corso di esame e discussione da parte della Commissione Consiliare Regolamento.