“Il peggior nemico delle mafie è la scuola”. È solo uno dei tanti messaggi che i giovani in marcia ieri a Foggia hanno voluto mandare alla città, alle istituzioni, allo Stato e a quanti hanno preso parte alla manifestazione seppur da lontano, sotto i riflettori di media nazionali e locali. Grande la partecipazione degli studenti del liceo scientifico “Volta” che alle 15 si sono dati appuntamento in viale Candelaro, luogo del primo omicidio dell’anno registrato in Capitanata.
“Foggia libera”, il grido per le vie della città in cui le giovani sentinelle della legalità sono nate e dove vogliono scommettere per il loro futuro. Alla marcia hanno participato circa 20mila persone fino al momento conclusivo in via Lanza con i messaggi lanciati alla comunità da parte dei parenti di vittime di mafia, di monsignor Vincenzo Pelvi e di Don Ciotti, presidente nazionale di Libera. Coraggio, reazione ed orgoglio di essere foggiani. Quella del 10 gennaio 2020 resterà una data impressa nella storia della città.