Dopo la giunta “monca”, senza assessori della Lega, il partito del Carroccio è fuori anche dalle nomine delle partecipate. Non ha aspettato Matteo Salvini a Peschici il sindaco di Foggia, Franco Landella per distribuire e dividere le responsabilità con i suoi alleati nelle aziende municipali. Anzi ha pescato anche nelle opposizioni con la nomina nel CdA di Am Service di Anna Maria de Martino, campionessa di consensi con Foggia Civica ma non eletta per la sconfitta di Pippo Cavaliere. Da sempre legata a Rosario Cusmai e Leo Di Gioia, oltre che vicinissima ad alcuni grandi elettori del centrodestra, è un primo tassello del passaggio a destra dei civici. Con lei nel CdA Alfonso Buono presidente, colui che si distinse per non seguire la scelta di Giuseppe Mainiero. “La mia nomina è esclusivamente quella di un professionista che si riconosce in questa amministrazione, senza adesioni di partito”, ha fatto sapere Buono. Infine, c’è il ceriano Francesco D’Innocenzio.
L’Ataf come ampiamente preannunciato va ai Fratelli d’Italia con la presidenza a Giandonato La Salandra. Con lui in posizione strategica un uomo indicato da Consalvo Di Pasqua, il sindacalista giallo Antonio Zenga e Serena Salvatore.
All’Amgas riconfermati il presidente Pier Luca Fontana, la funzionaria degli Ospedali Riuniti Mariolina Santovito, legata a Lucio Ventura e Michele Lioia in quota al giovane Dario Iacovangelo.