Concetta, Maria e Iolanda, insieme ad altri cittadini assegnatari delle case popolari di via Lucera non ci stanno ad una guerra tra poveri. Attendono dal 21 agosto 2018, con la pre assegnazione sancita in Comune alla presenza del sindaco Franco Landella e dell’allora delegato all’Emergenza abitativa Saverio Cassitti nelle palazzine mattonate del programma Arca Capitanata di riqualificazione dell’insediamento contadino fascista.
Sono 6 le palazzine con vista Orbitale, di cui 4 già consegnate e con circa 15 case rifiutate dagli assegnatari. Altri 40 appartamenti sono da assegnare e al Comune quel 21 agosto i 40 erano tutti presenti.
Questa mattina con l’Immediato hanno parlato 20 di loro. “Più di 20 sicuro non le rifiuta – spiegano le donne -. Questa non è più riqualificazione di via Lucera, il tutto si sta girando ad emergenza abitativa. Ma non ci possono togliere le nostre case, noi non siamo contro le mamme dei container, le capiamo, ma noi pretendiamo di avere i nostri alloggi. Il sindaco che molti di noi hanno votato ci ha assicurato che entro il 6 settembre avremo le case, anche prima ha detto. Tra una settimana l’Acquedotto Pugliese finirà i lavori, poi servirà solo il foglio di agibilità, dopo di che vogliamo i contratti: l’Arca ci deve chiamare”.
Le donne sono nette e minacciano di occupare le case se i tempi si continueranno ad allungare e il “balletto” politico andrà ancora avanti.