
I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste, dell’Ufficio Locale Marittimo di Rodi Garganico e della Delegazione di Spiaggia di Peschici hanno eseguito controlli in mare, con l’ausilio delle dipendenti Unità Cp880 e A74, e pattugliamento in città al fine di contrastare l’attività illegale riguardante la pesca e la commercializzazione di prodotti ittici.
In particolare, durante il controllo in strada nel Comune di Vieste, è stato eseguito un sequestro amministrativo di circa 25 chilogrammi di novellame di alice e sarda (“engraulis encrasicolus” e “sardina philicardus”) comunemente conosciuto come “bianchetto”.
Per mare, in località Pugnochiuso, è stato individuato un natante con una persona a bordo che aveva catturato un quantitativo di riccio di mare (“echinoidea”) ammontante a circa 500 esemplari, nettamente superiore a quanto consentito dalla normativa vigente in materia di pesca sportiva, con l’ausilio, inoltre, non conforme del sistema di autorespirazione. Si è proceduto al sequestro ed alla sanzione amministrativa di 5000 euro.
A San Menaio e Rodi Garganico (località Santa Barbara) è stata riscontrata la presenza di 1000 metri lineari di reti da posta sprovvisti di marcatura e targhetta identificativa prevista dai regolamenti comunitari per gli attrezzi fissi di pesca; per tale ragione le stesse sono state poste sotto sequestro.
“Si coglie l’occasione per rammentare che il pescatore sportivo può catturare solo ed esclusivamente in apnea 50 esemplari al giorno – fanno sapere dalla Guardia Costiera –. Per quanto concerne il “bianchetto”, si rammenta che è vietata anche la sola detenzione”.