Grande festa della Cuccagna a San Nicandro Garganico! Dopo 24 anni il paese ha riassaporato l’antica tradizione ai piedi della collina che si affaccia sul centro abitato. L’albero della cuccagna di San Giuseppe è una delle tante tradizioni che i sannicandresi hanno sempre rispettato. L’assessore Antonio Berardi tra mille difficoltà ha riportato forestieri e non, in cima al paese dove adulti e bambini hanno vissuto una tradizione secolare, lontani dalla tecnologia, dal lavoro e dallo stress. Una fiumara di gente ha attraversato la strada statale che porta a San Marco in Lamis. Intere comitive hanno affollato il vecchio sentiero tra la vegetazione approfittando del bel tempo raccogliendo anche asparagi selvatici.
“Come non essere felici del risultato raggiunto – commentano gli organizzatori -. I sannicandresi sono vivi e vogliono essere spronati per rivivere le usanze e tradizioni. Ci sono diverse associazioni che si dedicano a 360 gradi di ogni dettaglio della festa senza tralasciare nulla. Dall’ambiente al cibo, dallo sport all’assistenza sanitaria”. L’albero della cuccagna di San Giuseppe ha portato sul colle circa 4000 persone arrivate da ogni parte lasciando un commento più che positivo e ringraziando i suoi organizzatori.
Musica e tradizione sempre in primo piano. Gruppi folkloristici e tanta buona musica datata e moderna. Giostre per i più piccini e gare con il sacco per i giovanissimi. Alle 16,30 ha avuto inizio la fatidica cuccagna mentre tutti si sono riuniti nei pressi del palo. All’estremità del stesso, come vuole la tradizione, pendono prosciutti, salsicce, caciocavallo, provole, colombe pasquali e altri cibi che devono essere presi da chi prima riesce a salirci tra stenti e fatiche. Gianni Polignone, Antonio D’Apote, Costantino D’Apote, Roberto Senisi, Diglio Ruggieri, Antonio Frascaria, Matteo Martino, Francesco Carella, Gianluca Carella, Carmine Russo, Domenico Calvano, Leo Campanozzi: i protagonisti della cuccagna che hanno fatto rivivere ad un’interà comunità l’emozioni di tanti anni fa. L’assessore Antonio Berardi e tutta l’amministrazione comunale hanno strappato una promessa: continuare la tradizione riportando in paese l’antico culto della messa e della processione di San Giuseppe e riconsacrare la Chiesetta dei sannicandresi.
A cura di Gino Carnevale