Continuano senza sosta i video del sindaco di Cerignola, Franco Metta. Il primo cittadino ha deciso di prendersi una breve pausa rispetto ai temi al vaglio della Commissione d’accesso agli atti, dedicando una puntata di “Buonasera Cerignola” al caso dei 20mila euro nei biscotti ricevuti il 7 dicembre 2016. “Soldi portati in Comune da Rocco Bonassisa, un signore balzato al centro degli onori della cronaca proprio in questi giorni” – ha ricordato Metta. La discarica di Bonassisa a Deliceto, infatti, è stata oggetto di un focus da parte di Striscia la Notizia mentre un altro impianto di sua proprietà, ma in Abruzzo, è stato sequestro in settimana dai carabinieri del NOE. “Bonassisa mi portò una tangente da 20mila euro pensando di trovarsi a Roma, dove gridano onestà solo a chiacchiere”.
Una breve introduzione quella del sindaco cerignolano, intervallata dalle immancabili gag di Totò, prima di iniziare a leggere le carte del giudice nelle quali è trascritto l’interrogatorio a Bonassisa: “Gerardo Biancofiore mi scrisse tramite messaggio Telegram, confermandomi che il denaro era pronto, e che il suo uomo me lo avrebbe consegnato in centro – raccontò Bonassisa che su questo episodio ha patteggiato -. Mi incontrai con un tale Tonino, che io vidi per la prima volta alle 14 del 7 dicembre. Ricevetti un pacco di cioccolatini (erano biscotti in realtà, ndr) e poco dopo mi recai in Comune dal sindaco Metta per la consegna”. Metta ha ricordato che, dopo aver trovato il pacco, telefonò subito all’imprenditore. A riguardo, Bonassisa ai giudici disse: “Mi presentai, sono Rocco Bonassisa, con chi parlo. In quell’istante mi accorsi che la voce dall’altra parte era quella del sindaco Metta che inveiva ‘Ma sei pazzo, come ti permetti, con chi credi di avere a che fare’”.
“Questo è il sindaco di Cerignola – ha detto Metta nel video -, non il presidente del Consiglio di Roma”. Bonassisa disse anche che Metta e Biancofiore fossero già d’accordo sulla dazione. Su questo il sindaco è stato netto: “Un pubblico amministratore è esposto proprio a queste millanterie. La trappola più insidiosa alla quale è esposto un pubblico amministratore onesto. La segnalo perchè ci sono tanti Bonassisa in giro e mi fa specie che ci sia chi dia ascolto a queste voci invece di attenersi ai fatti”, ha concluso sventolando le carte giudiziarie.