Nel corso del fine settimana, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Foggia e dei commissariati della provincia hanno eseguito diversi arresti in ottemperanza ad ordini di esecuzione ed anche un arresto in flagranza di reato.
A Manfredonia il 2 marzo scorso, è stato arrestato Fabio Valente, classe 1973 in ottemperanza ad un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, per l’espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare. L’uomo deve scontare la pena di un 1 anno e 8 mesi per furto aggravato commesso nel 2006 a San Giovanni Rotondo. Terminate le formalità di rito, Valente è stato accompagnato presso la propria abitazione.
A Cerignola, gli agenti del commissariato hanno tratto in arresto Savino Sipario, classe 1978. Nei confronti del 41enne è stato eseguito un ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. Sipario deve espiare la pena di un anno e otto mesi per furto aggravato commesso a Cerignola nel 2008. Terminate le formalità di rito l’arrestato è stato accompagnato presso la propria abitazione.
Sempre a Cerignola arrestato Luigi Costantino, classe 1989, sorvegliato speciale. Nei confronti del 30enne è stato eseguito un ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. Costantino deve espiare la pena di un anno e sei mesi di reclusione e mesi due di arresto in esecuzione di pene concorrenti, relative alla detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e alla violazione della sorveglianza speciale. Terminate le formalità di rito l’arrestato è stato accompagnato presso la propria abitazione.
A San Severo in arresto Antonio Bevilacqua, classe 1976. Nei confronti dell’uomo è stato eseguito un ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. Bevilacqua è stato riconosciuto colpevole del reato di rissa commesso a San Severo nel 2010 e deve espiare una pena di due mesi di reclusione. Terminate le formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione.
A Foggia, la squadra mobile ha tratto in arresto A.G., classe 1970. Nei confronti dell’uomo è stato eseguito un ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. L’uomo è stato riconosciuto colpevole del reato di maltrattamenti in famiglia commesso a Foggia fino al 2014 e deve scontare la pena di due anni e tre mesi. Terminate le formalità di rito l’arrestato è stato accompagnato presso la propria abitazione.
Sempre a Foggia, arrestato M.P. , classe 1970. Nei confronti del 49enne è stato eseguito un ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. M.P. è stato riconosciuto colpevole del reato di guida in stato di alterazione psicofisica, commesso a Foggia nel 2011 e deve scontare la pena di 4 mesi di arresto. Terminate le formalità di rito l’uomo è stato accompagnato presso la propria abitazione.
Infine, ancora nel capoluogo dauno, gli agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti unitamente ad un agente del commissariato di Lucera hanno tratto in arresto in flagranza di reato, Andrea Mauriello, classe 2000.
I poliziotti, verso le 14.30, nel corso di un servizio di controllo del territorio, finalizzato al contrasto dei reati predatori, sono intervenuti su segnalazione di un’agente libero dal servizio. Questi aveva notato un giovane armeggiare vicino ad una bicicletta, con l’intento di spezzare il cavo d’acciaio che la teneva legata con un lucchetto all’inferriata condominiale. Mentre l’agente teneva sotto controllo il giovane, è intervenuta anche la pattuglia della volante. Il malfattore non appena ha visto gli agenti, è scappato attraverso i cortili, ma è stato inseguito e fermato poco dopo. Dopo le formalità di rito, Mauriello è stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.