Hanno fatto riflettere le parole del dottore Massimo Zanasi, che la scorsa settimana si è prodigato per il ritrovamento dell’identità del noto clochard foggiano Nonno Libero: “Il ruolo che ha nella nostra città il prendersi cura degli anziani sia nell’aspetto sociale che sanitario è inferiore a quello che si ha per gli animali, se così non fosse casi come quello di Nonno Libero non esisterebbero – aveva dichiarato a l’Immediato pochi giorni fa -. Un individuo che pur cittadino italiano può vagare per le strade della nostra città da tempo immemorabile, privo di identità, trasparente”.
Parole che hanno suscitato la reazione della presidente dell’associazione “Guerrieri con la coda”, Anna Rita Melfitani. “Trovo davvero fuori luogo in questo momento così doloroso e pieno di emergenze nel mondo del randagismo il pensiero del dottore Massimo Zanasi – ha spiegato -. Da ciò che afferma si evince chiaramente che non segue la cronaca sui vari problemi che riguardano gli animali di Foggia. A differenza degli esseri umani i nostri animali non posseggono un ricovero dignitoso un posto dove essere accuditi in modo adeguato. Penso che molti di voi sono a conoscenza che oramai Foggia non ha più un canile e che le associazioni fanno salti mortali per dare una degna sistemazione ai figli di nessuno. Sicuramente dato l’alto tasso di abbandono non è proprio come pensa il dottore. Non bisogna mai sbilanciarsi se non si conoscono realmente i fatti vivendoli ogni giorno – denuncia -. È vero in Italia esistono tantissime leggi per la tutela degli animali, ma solo sulle carte, vi posso garantire che l’1% di esse vengono applicare” – ci tiene a precisare.