Ore di decisione nel civismo pugliese per il dopo Miglio alla presidenza della Provincia di Foggia. Lunga e animata riunione ieri sera in Via Gramsci al quartier generale dell’assessore regionale Leo Di Gioia (in alto con Tajani). Avvio alle 18.30 col leader elegantissimo in cattedra in maniche di camicia e circa 40 amministratori civici ad ascoltare. Dopo oltre due ore e molte sbracciate del vicepresidente Rosario Cusmai all’angolo del ring, i civici erano ancora nel piano terra, con l’assessore visibilmente provato e stanco. Non è passato l’accordo a destra. La quasi totalità dei civici del Gargano e dei Monti Dauni ha espresso la volontà di proseguire con l’alleanza col Pd.
“È un calcolo matematico, sia sul Gargano sia sul Subappennino sono pochissimi i sindaci del centrodestra. Pochi e divisi. Nessuno vuole andare col centrodestra”, è il commento di un eletto civico. Si attendono adesso i passi del Pd. Il patto potrebbe essere siglato nelle prossime ore. Rosario Cusmai spingerebbe ancora per Franco Metta, mentre altri preferiscono far propria la chance di Lino Monteleone, che ieri era di nuovo nei locali di Via Gramsci. Se non si troverà l’incastro potrebbero esservi anche tre candidati. Uno per ogni schieramento. Con Pier Paolo d’Arienzo e Nicola Gatta, in pole per centrosinistra e centrodestra. E i civici?
Secondo alcuni osservatori il civismo è arrivato al giro di boa. O di qua o di là. Con gli amministratori, però che a differenza del loro leader, non sono convinti di ritornare a destra, nell’abbraccio futuro con la Lega.