Tutto rinviato alla trattazione di merito per il Consorzio Asi. Il Tar ha deciso di non decidere in ordine alla presunta inconferibilità della carica di presidente da parte del sindaco Angelo Riccardi, decretata da Raffaele Cantone dell’Autorità nazionale anticorruzione. Nessun annullamento della delibera ANAC prot. n. 453 del 09.05.2018, depositata in data 17 maggio 2018 né di tutti i provvedimenti e degli atti connessi, presupposti e consequenziali.
L’ordinanza, licenziata oggi dal giudice Carmine Volpe è stringata e rinvia tutto al 2019, al’udienza del prossimo aprile. “Considerato che l’esigenza cautelare prospettata dalla parte ricorrente può trovare adeguata tutela attraverso la trattazione del merito della controversia, ai sensi dell’art. 55, comma 10, c.p.a., rinviando a tale fase ogni statuizione in rito e in materia di spese.Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima), fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 3 aprile 2019, ore di rito”, si legge.
Il Consorzio per l’Area di sviluppo industriale di Foggia è stato rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Clarizia e Gennaro Rocco Notarnicola, mentre la Regione Puglia, dall’avvocato Marina Altamura. Angelo Riccardi invece ha scelto gli avvocati Guido Anastasio Pugliese e Marcello Anastasio Pugliese.
Il presidente Riccardi, raggiunto al telefono, non teme altre azioni da parte del M5S e della consigliera regionale Rosa Barone né sembra spaventato da possibili provvedimenti regionali, che pure erano stati per certi versi ventilati e richiesti dall’assessore regionale Leo Di Gioia a mezzo stampa. “Io non ho intenzione di dimettermi”, dichiara a l’Immediato.