Pur con qualche rallenty di troppo per permettere ad alcuni eletti – Sergio Clemente e Salvatore de Martino in particolare – di raggiungere l’aula in modo da non ricorrere alla seconda convocazione di domani pomeriggio e neutralizzare il tentativo di ostruzionismo delle opposizioni con l’abbandono dell’assise, l’amministrazione Landella ha portato a casa oggi l’approvazione dell’assestamento di bilancio insieme al Piano Sociale di Zona.
Soddisfatto il primo cittadino del Comune di Foggia, che comincia ad avere anche dei primi dialoghi con i suoi oppositori interni al centrodestra, in vista delle amministrative del 2019 e del tavolo di coalizione che partirà dopo le ferie agostane.
Il voto
“Nelle consiliature che abbiamo alle spalle – ha dichiarato il primo cittadino – atti importanti e qualificanti come quelli di oggi venivano generalmente approvati facendo ricorso allo strumento della seconda convocazione, in modo da beneficiare di un “quorum” più agevole da raggiungere. L’assestamento di bilancio, invece, è stato licenziato in prima convocazione, peraltro con un impianto tecnico che conferma la bontà del lavoro che stiamo portando avanti sul piano del risanamento finanziario necessario per correggere la disastrosa eredità consegnataci dal centrosinistra al momento della nostra vittoria elettorale. Non è un dettaglio, perché si tratta di un dato che fa giustizia delle tante strumentali ed infondate polemiche messe in campo circa lo stato di salute politica dell’Amministrazione comunale in carica. È un risultato ottenuto grazie all’impegno ed al senso di responsabilità politica, amministrativa ed istituzionale dimostrato dai consiglieri di maggioranza, cui va il mio grazie più sincero. Un senso di responsabilità che oggi è stato esercitato concretamente anche dai consiglieri Raimondo Ursitti, Giuseppe Mainiero ed Antonio Vigiano, ai quali rivolgo il mio ringraziamento, in ordine all’approvazione del Piano Sociale di Zona. Pur nel rispetto dei legittimi punti di vista individuali e politici, con la loro presenza in Aula hanno saputo anteporre il bene della città e, nella fattispecie, delle sue fasce più deboli – anziani e minori innanzitutto – ad ogni sterile ostruzionismo, permettendo l’approvazione dell’accapo”.
Foggia è il primo Comune, tra i diversi Ambiti della Puglia, ad approvare in Consiglio comunale il proprio Piano Sociale di Zona, che vedrà adesso l’espletamento dei necessari passaggi burocratico-amministrativi prima di essere validato in via definitiva dalla Conferenza di Servizi già convocata dall’Amministrazione comunale.
“Un obiettivo che fa onore a tutti coloro i quali hanno reso possibile il suo ottenimento, oltre che al vicesindaco ed assessore alle Politiche Sociali Erminia Roberto e alla sua struttura tecnica, ai quali è spettato il compito di predisporre e redigere il documento, in una logica di condivisione e concertazione con le associazioni che operano nel campo del Terzo Settore e di tutti i soggetti a vario titolo impegnati in questo ambito”, ha aggiunto Landella, che ha aassunto formalmente l’impegno di realizzare un approfondimento analitico con i consiglieri comunali circa le azioni contenute nel Piano Sociale di Zona, così da renderle il più possibile condivise e partecipate.
“Proseguiamo nella strada intrapresa fino ad oggi, nella certezza che le tante attività dispiegate in questi anni, un passo alla volta, stanno producendo i loro frutti per la crescita di Foggia”, ha dichiarato con estremo ottimismo.
Critico invece il capogruppo del Pd Augusto Marasco: “Siete riusciti a raggranellare i voti. Il contratto definitivo con Amiu non è stato ancora sottoscritto, scopriamo oggi che gli ulteriori 300mila euro che mancano ai dipendenti Ataf saranno liquidati solo con l’approvazione dell’assestamento. I lavoratori sono stati presi in giro. E sull’ammanco della sosta? Abbiamo saputo che Ataf avrà 30mila euro al mese, ma a partire da quando? Il consiglio comunale continua ad essere ignaro delle decisioni: ogni consigliere ha diritto e ha l’esigenza di riuscire ad espletare il suo mandato. Il Piano sociale di zona è stato consegnato solo venerdì scorso, ma come si arriva ad approvarlo senza condividerne il contenuto col terzo settore?” ha osservato con grande vis polemica.
I rifiuti
Non sono mancati nel corso della seduta altri temi caldi, come quello relativo alla Maia Rigenera, ex Bioecoagrim. “Ho sentito che il sindaco Tutolo dà lezioni sul biocompostaggio, quando invece è lui che ha bloccato il potenziamento degli impianti e la realizzazione di un sito da aerobico ad anaerobico. L’ha bloccato per una battaglia ideologica, mettendo in crisi tutto il bacino. Mi auguro che si arrivi alla fine di questa annosa vicenda, per questo ci siamo candidati per la costruzione di un impianto pubblico. I flussi e la gestione dei rifiuti li governa l’Ager, che ad oggi non ha ancora emanato un piano per chiudere il ciclo”.
Sull’argomento però l’assai esperto Marcello Sciagura ha puntualizzato più di un elemento. “Le situazioni riferite dal sindaco Landella sui rifiuti non corrispondono alla realtà. Dire che un sindaco come Tutolo, che ha difeso la comunità di Lucera e quella foggiana dai miasmi che ci hanno disturbato per anni, abbia bloccato il ciclo è inopportuno. Dobbiamo dire grazie a quel sindaco se ora l’estate viviamo sereni. Sappiamo tutti che l’impianto di Contrada Ripatetta ha una capienza produttiva di 40mila tonnellate, ma è autorizzato per 225mila, le inefficienze di quell’impianto sono enormi. Dire che quel sindaco ha bloccato l’impianto anaerobico significa non conoscere il piano dei rifiuti. Il piano prevede che la frazione umida sia trattata da impianti pubblici e per la provincia di Foggia si contempla una produzione di 80mila tonnellate. Da 10 anni abbiamo un impianto che può essere parzialmente convertito nelle sue celle alla produzione di compost, da 5 anni lo diciamo. Il biostabilizzatore potrebbe essere convertito per trattare 30mila tonnellate di umido, che Foggia ancora non tocca. Perché invece di prendercela con Tutolo non ce la prendiamo con lei sindaco Landella?”, ha chiesto Sciagura, ricordando che con l’autorizzazione l’impianto anaerobico di Maia Rigenera sarà comunque privato, laddove invece quello foggiano, gestito da Amiu Puglia, sarà pubblico. “Avremo un impianto gemello, avremo 2 impianti, uno privato e l’altro pubblico, con eccessivi costi per la collettività”.
I grandi appalti
Il project financing sull’impianto di biocompostaggio insieme ai due parchi commerciali, quello di Deandra1 all’Incoronata, per il quale il Comune ha riaperto la procedura Vas, e il Medusa Park nei pressi del primo casello autostradale e della Tomba della Medusa, rappresentano oggi i tre grandi poli su cui costruire la prossima campagna elettorale.
Sul parco della Medusa o anche parco acquatico, già studiato ampiamente dall’architetto Virginio Stanziale, si sta muovendo una equipe di professionisti, che comprende gli ex assessori all’Urbanistica Antonio De Filippis e Gino Fiore. Ci sono i primi contatti con i vari brand commerciali ancora assenti in provincia di Foggia, a cominciare dal Decathlon e parrebbe esservi anche una certa apertura da parte dell’assessore regionale Alfonso Pisicchio per la mega variante in accordo di programma su terreni agricoli. Alcuni imprenditori locali, tra cui Gianni Trisciuoglio, secondo rumors, sembrerebbero credere nel progetto che comunque necessita di finanziatori importanti. Tanti fanno valutazioni a 360 gradi: il mercato dei centri commerciali è ormai asfittico, il food non garantisce ricavi, dal momento che sono esplose le superfici dei discount a Foggia, con un nuovo Eurospin che sta per aprire in Via Telesforo, tra il Lidl e il Penny Market. Il Medusa Park dovrebbe essere un luogo tutto sportivo, con un parco divertimenti, palestre, beauty farm e piscine. Ma c’è una così forte domanda di tali servizi a Foggia e in quell’area? Sono questi i dubbi di molti osservatori, a cui si aggiungono quelli squisitamente tecnici, dal momento che le cubature commerciali in provincia di Foggia sono state già esaurite dal GrandApulia, benché si sostenga che Foggia rispetto alle altre province pugliesi abbia un deficit del 40% di metrature commerciali. Il tempo delle megastrutture è ormai finito e anche il Medusa Park appare un investimento in ritardo di almeno 3 lustri.
Le due iniziative commerciali e speculative sono molto in forse, mentre è sicuramente una carta più facile da giocare nei mesi elettorali l’offerta di lavoro nella pubblica illuminazione. La proposta di finanza di progetto presentata prevede che il servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione venga eseguito sulla base di un piano di intervento elaborato nel rispetto delle normative in materia, per una durata, di 20 anni a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto di concessione tra le parti.
Il contratto vale 53.009.418 euro con un valore dell’investimento pari ad 10.541.144,36 euro ed un importo annuale del canone riferito ai primi cinque anni di 2.700.000 euro IVA inclusa.
La ditta del project financing dovrà sostituire tutta le rete elettrica. Serviranno lavoratori e tanti disoccupati sono già in allerta. Attualmente il servizio energetico comunale ha circa 6 unità lavorative che saranno di certo assorbite, mentre molti altri servizi hanno già dei players che si avvicendano come il Consorzio Fenix e altri. Per il pronto intervento e reperibilità e di lavori ordinari e straordinari da eseguirsi sugli impianti di pubblica illuminazione ha appena vinto una gara da 80.956 euro complessivi la Ecoluce di Gregorio Braccio.
La “CRISALIDE Srl” si sta occupando dalla sostituzione delle lampade in Villa con un appalto da circa 11mila euro. Circa 10mila euro di manutenzione sulla rete elettrica lo scorso mese sono stati appaltati alla ditta Euroelectrik.
Alcune cooperative che saranno chiamate a riqualificare la rete per la ditta convenzionata con subappalti potrebbero assorbire alcune decine di lavoratori. O almeno questa è la speranza di alcuni clientes che stazionano sotto Palazzo di Città.