Prime parole del sindaco di Mattinata, Michele Prencipe dopo lo scioglimento del Comune disposto dal Consiglio dei ministri per infiltrazioni criminali. Il primo cittadino, molto amareggiato per quanto deciso dal governo centrale, a l’Immediato ha manifestato massima prudenza: “Aspettiamo gli atti, sono abituato a leggere prima di commentare. Ogni parola adesso sarebbe superflua. Attendo di avere la relazione”.
Al momento i documenti sono secretati. La relazione del Prefetto di Foggia, redatta dopo i sei mesi di lavoro della Commissione d’accesso agli atti, potrà dire tanto sui motivi dello scioglimento. Ora l’iter passa per l’ok formale della Presidenza della Repubblica poi lo scioglimento sarà portato a compimento e il Comune di Mattinata commissariato. Ma di certo il percorso è ancora molto lungo. Le motivazioni reggeranno anche davanti ai ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato? Andrà esattamente come per Monte Sant’Angelo? Certamente per il sindaco Prencipe rappresenta una garanzia la presenza dell’attuale Prefetto di Foggia, Massimo Mariani che nel 2015 era presidente della Commissione d’accesso agli atti proprio nel centro micaelico e ha quindi una cognizione capillare delle dinamiche garganiche. Stesso discorso per i componenti della Commissione che hanno lavorato sul caso Mattinata, tutti con un’importante esperienza nel settore.
“Di certo la comunità è attonita – ha evidenziato Prencipe -. Questa decisione non se l’aspettava nessuno, neanche il sottoscritto. Ma ripeto, preferisco attendere la relazione. Se i motivi sono davvero quelli che ho letto sui giornali allora sarebbe ridicolo. C’è chi ha fatto un po’ di accozzaglie come per la storia della conversazione con l’ispettore di polizia. Forse qualcuno non ha compreso che fui proprio io a registrare e denunciare l’accaduto. Mi hanno fatto passare per quello che non sono, mischiando questa vicenda con l’altra dei politici nella masseria del boss. Insomma, un’accozzaglia. Ma non mi riferisco a l’Immediato che a riguardo è stato più corretto”.
Prencipe ha infine rivendicato il suo impegno contro le mafie, ricordando di aver “sempre partecipato alle fiaccolate”. Ogni altra discussione è rinviata a quando sarà resa pubblica la relazione. “Allora potremmo parlarne tranquillamente anche seduti al bar”.