
Il silenzio imbarazzante di prefetto e questore risulta ancora più fragoroso dal verbale di trascrizione della conversazione tra il vice dirigente del Commissariato di Polizia di Manfredonia e l’attuale sindaco di Mattinata, nella quale emergono in maniera più netta tutte le opacità e anomalie della gestione amministrativa del piccolo comune garganico dove, da qualche settimana, è attiva la Commissione d’accesso agli atti per verificare presunte infiltrazioni criminali a Palazzo.
Su questa testata abbiamo già fatto riferimento all’incontro tra il primo cittadino, Michele Prencipe e l’ispettore di polizia, Bartolomeo D’Apolito. Sul verbale ecco spuntare l’intercettazione trascritta dai carabinieri grazie alla registrazione fornita ai militari dal sindaco Prencipe.
Il sindaco, infatti, col proprio smartphone, captò tutta la chiacchierata con l’ispettore che nel 2015 contattò Prencipe dopo aver saputo che sarebbe stato revocato l’incarico di assessore al figlio Raffaele D’Apolito: tutt’ora consigliere comunale. I due si incontrarono ad agosto 2015 presso un distributore di carburante sulla SS89 tra Mattinata e Vieste.
D’Apolito: ti aspettavo in qualche altra veste, tu stai con la motocicletta?
Prencipe: sto con la motocicletta perché non posso cacciare la macchina dal garage.
D’Apolito: scusa se ti ho… io devo dirti una cosa abbastanza riservata… questo che ci stiamo dicendo rimane tra me e te… non ho nemmeno parlato con Raffaele (il figlio all’epoca assessore in carica, ndr) di queste cose qua… perché sono cose… che è meglio non… tu sai che io sono stato a qualche “reparto” molto importante di Manfredonia e gli amici… tutto sommato ce li ho ancora… Un amico… collega fraterno… dato che è successo anche l’altra volta con l’altra vecchia…
Prencipe: amministrazione…
D’Apolito: eh… un fatto però… molto più grave di questo in poche parole… mi ha detto ma il sindaco che roba è? Ti hanno sentito al telefono…
Prencipe: Ah!
D’Apolito: con qualche personaggio… di Mattinata che stanno monitorando!
Prencipe: chi cazzo è questo poco raccomandabile, omissis (un piccolo criminale del posto, ndr)? (ride) Non penso che deve venire questo per dire che è poco raccomandabile.
D’Apolito: lo so…
Prencipe: se omissis è poco raccomandabile!
D’Apolito: no… Michele…
Prencipe: chi cazzo li ha rapporti… con questo…
D’Apolito: no Michele … io l’unica cosa che… cioè questo è una persona… una persona… un amico fraterno… proprio… non è uno…(incomprensibile)… non è che uno ti dice certe cose così come se niente fosse… ecco… sentimi a me… vedi la situazione che è successa pure a Monte (Comune che era stato sciolto per mafia poche settimane prima, ndr)… però… (inc)
Prencipe: no… come fai una cosa (ride) …
D’Apolito: per l’amore di Dio… Michè… eh… però Michè… lascia perdere… che… un’altra volta… un’altra volta l’abbia… lui non ne sa niente di questa storia… lui non ne sa niente… però… però lo abbiamo liberato da una situazione, di questa storia non ne sa ne niente lui ne niente… altre persone che lo hanno… “schivato” da una situazione che forse se quello si appiccicava allora in quel momento… la fine di mezzo la facevamo molto prima.., perché quando tu vai a sederti in una masseria e vai a concordare determinate cose…
Prencipe: Ah!
D’Apolito: con certi nomi… omissis e company… bell… bell!
Il riferimento sarebbe ad un vecchio incontro avvenuto tra pezzi della vecchia amministrazione targata Lucio Prencipe e un noto boss locale nella masseria di quest’ultimo. Cosa sanno questi agenti a riguardo? Questore e prefetto sono al corrente di ciò? E se sì, perché tacciono?
D’Apolito: abbiamo fatto un grande miracolo l’altra volta… però lui (sempre il collega poliziotto amico fraterno, ndr) non è che sa i fatti perché lui non vive qua tra l’altro… però sa la situazione… non mia… di mio figlio… che lo conosce da quando era ragazzino e mi sono… si è permesso di darmi “l’imbeccata”…
Prencipe: l’imbeccata…
D’Apolito: l’imbeccata… così… insomma hai capito… quando uno… stanno quelli che ti vogliono bene e quelli che ti vogliono malamente… […] in generale… non pensare che i magistrati pure oggi non pensare che sono… sono le persone…. io sai quante ne ho viste di queste situazioni… che a volte il trave grosso non vedono però vedono la pagliuzza… hai capito il discorso?
Prencipe: quello è sicuro…
D’Apolito: allora è meglio che dice… pure la paglia è uscita…
Dunque secondo un ispettore di polizia vi sono Magistrati di Foggia che usano diverse misure: chi sono e perché? E questo anche il motivo per cui la mafia nel Foggiano non è mai stata riconosciuta nel passato?
Chi sono davvero i servitori dello Stato? E infine: la commissione Antimafia, presieduta dall’onorevole Rosy Bindi, verrà messa a conoscenza di questa vicenda che tira nel centro del vortice finanche giudici e pubblici ministeri?