Il coordinatore provinciale Raffaele Di Mauro ha appena diramato un comunicato stampa sulla riunione di venerdì sera, dopo le indiscrezioni del nostro net journal. Il primo dei non eletti azzurri, scavalcato dalla capolista Annaelsa Tartaglione, tende a rassicurare la coalizione, che comunque al Comune di Foggia è divisa e non rispecchia il quadro nazionale, che pure pare si stia scomponendo con Lega e M5S ad un passo dal possibile accordo. A chi appartiene quel 19% delle urne tributato alle Politiche a Forza Italia a Foggia? A Franco Landella, alla maggioranza o ad altri gruppi interni al centrodestra? Questa la domanda che arrovella gli alleati e gli altri. Dalla risposta si declineranno tutte le possibili scelte sul secondo mandato.
“Nelle elezioni i numeri non sono mai semplicemente il freddo responso del consenso. Descrivono innanzitutto tendenze politiche. Il voto del 4 marzo racconta a tutte le forze politiche dell’alleanza l’importanza di difendere questo principio, declinandolo con maturità anche sui territori. Se non cogliessimo il significato del voto del 4 marzo commetteremmo un errore gravissimo”, spiega Di Mauro. “Se non ne raccogliessimo l’insegnamento sciuperemmo una grande occasione. Sia pure dentro la visione e la sensibilità culturale di ciascuna componente della coalizione, abbiamo il dovere di percorrere questa via. E di farlo con decisione, anteponendo il valore dell’unità a qualsiasi forma di individualismo più o meno legittimo”, osserva. Unità dunque, dopo le “concitate fasi” post voto. “Serve un gesto di responsabilità e di maturità da parte di tutti. Un segno del nostro essere classe dirigente.Forza Italia ha lanciato questo appello a tutti gli alleati, a tutti coloro che hanno affrontato insieme la campagna elettorale che si è appena conclusa e si è offerta come elemento di mediazione”.
“Unità, futura e presente, nell’unico interesse della comunità cittadina”, di questo si è parlato al tavolo. E precisa Di Mauro: “La proposta di azzeramento della Giunta comunale avanzata dalla Lega non è mai stata discussa nel corso della riunione di coalizione. Si tratta quindi di una posizione che appartiene esclusivamente a chi l’ha avanzata a mezzo stampa“.
“L’obiettivo di Forza Italia – condiviso da tutte le forze politiche presenti – che è stato all’origine della convocazione del tavolo di coalizione, è e resta l’unità del centrodestra – continua concludendo -. Nella consapevolezza che il tragitto non sarà semplice, ma anche nella profonda convinzione che è l’unico che possiamo intraprendere. Ogni altra opzione non può che produrre divisioni che indeboliscono il centrodestra, favorendo sul territorio la ripresa di un centrosinistra sconfitto nelle urne e l’avanzata del Movimento 5 Stelle”.
Questa mattina però gli attriti non sembrano dissolti. Nelle commissioni il peso politico della Lega con Joseph Splendido e gli altri è un dato di fatto, laddove gli altri eletti ex Ncd non possono garantire di avere le stesse performance elettorali del 2014. Matteo Salvini, come ha fatto per la Calabria, potrebbe tornare anche in Puglia per ringraziare gli elettori del Sud.
“Il futuro passa dal presente”, osserva a l’Immediato Lucio Ventura. E nel presente i numeri danno ancora ragione a Landella, pur tenendolo appeso a pochissimi fedelissimi e a consigli in seconda convocazione.