
di ANTONELLA SOCCIO
Nelle ultime rilevazioni dei maggiori istituti di ricerca e sondaggi del Paese è cresciuta del +2% la percentuale di italiani, che crede che dopo le elezioni del 4 marzo, per via dei tre poli esistenti e della quota proporzionale del Rosatellum, “non ci sarà un risultato chiaro e sarà necessaria una grande coalizione”.
Sarà soprattutto per smentire questo assunto che i partiti capaci di polarizzare l’elettorato – Lega, M5S, FdI e LeU – dovranno misurarsi per combattere l’astensione e l’abulia da disaffezione verso la politica. Dall’altro lato quelli che puntano sulla responsabilità e sulla governabilità del Paese – FI e Pd – dovranno mantenersi su posizioni mediane ed eurocentriche, senza promettere la Luna. Del resto secondo Demos, più larghe intese sono ugualmente caldeggiate dagli intervistati, con combinazioni plurime e diversissime tra loro: Pd+Forza Italia (la più probabile), M5S+Liberi e Uguali, Pd+Liberi e Uguali, M5S+Lega.
Ieri, 29 gennaio alle 20, si è chiusa la lunga ed estenuante partita delle liste, come l’Immediato ha raccontato. Gli elettori e le elettrici hanno adesso le idee più chiare su chi si scontrerà nei diversi collegi. L’uninominale può fare la differenza in alcuni casi, sia nel positivo, con un effetto leva e traino sul plurinominale e/o sulla coalizione di partiti collegati, sia nel negativo, per un effetto di “repulsione” contro il candidato prescelto.
Un riepilogo, ai nastri di partenza, quando manca poco più di un mese alle urne.
Alla Camera
Puglia-14 è il collegio denominato San Severo, che tiene insieme con la città dei campanili, i Comuni di Accadia, Alberona, Anzano di Puglia, Apricena, Biccari, Bovino, Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle San Vito, Chieuti, Deliceto, Faeto, Lesina, Lucera, Monteleone di Puglia, Motta Montecorvino, Orsara di Puglia, Panni, Pietramontecorvino, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Roseto Valfortore, San Marco La Catola, San Nicandro Garganico, San Paolo Civitate, Sant’Agata di Puglia, Serracapriola, Torremaggiore, Troia e Volturara e Volturino.
Rosario CusmaiPer ironia della sorte negli schieramenti classici per il centrodestra e per il centrosinistra sono candidati due esponenti, non residenti in nessuno dei Comuni citati: Rosario Cusmai per la coalizione di Michele Emiliano e Matteo Renzi e l’onorevole uscente Angelo Cera per il centrodestra berlusconiano. A contendere il loro possibile primato sono tutte donne: c’è il Movimento 5 Stelle, che ha selezionato una giovane giuslavorista sanseverese Carla Giuliano, la consigliera comunale e pediatra Arcangela De Vivo con Liberi e Uguali e Soccorsa Di Carlo di Potere al Popolo, una insegnante rappresentante del Partito del Sud. Non pervenuto ancora il candidato della Lista del Popolo-Mossa del Cavallo, il movimento di Antonio Ingroia, che ha avuto non pochi problemi nella presentazione delle firme. Sta ancora cavalcando. L’ufficio legale della Lista del Popolo sta infatti depositando presso le Procure competenti le appropriate denunce. Ma è possibile che correrà solo al Senato.
Rosa CaposienaForza Italia sfodera per questo collegio due candidati plurinominali, Rosa Caposiena e Fabio Valerio, mentre la IV gamba ha Paolo Dell’Erba e Maura De Salvia. Senza dubbio tutti nomi quelli centristi, che rendono più attrattiva la riproposizione di Angelo Cera, il quale, nel patto tra Fitto e Cesa, ha soffiato il collegio al giovane sindaco di Apricena Antonio Potenza.
Tuttavia alcuni fanno sapere nel centrodestra sanseverese, di non voler votare per Forza Italia e per la sua candidata locale collocata al terzo posto nel listino, potrebbe beneficiarne la professionista pentastellata o Joseph Splendido, il capolista della Lega, nonostante gli strali di Primiano Calvo e Roberto Fanelli, che annuncia vendetta e rivolte. “Caposiena si è difesa da sola in questi anni e penso che il riconoscimento arriva a prescindere. Sono convinto che sia arrivato il momento delle donne. Il proporzionale non è limitato solo al collegio di Cera. Strumentalmente fanno passare che Cera non è del territorio ma Cusmai è del territorio?”, è il messaggio che fanno passare gli anti-civici, la cui campagna elettorale sarà tutta contro i due big assessori regionali Leo Di Gioia e Raffaele Piemontese. Come farà Angelo Cera a sottrarre voti, se suo figlio Napi, siede in consiglio regionale con Emiliano? Gli arcani della politica.

Esiste però un valore aggiunto nel centrodestra e si chiama Annaelsa Tartaglione. La ex Miss Molise è capolista azzurra sia nella sua regione sia in Capitanata. Secondo il Rosatellum, il deputato eletto in più collegi plurinominali è proclamato nel collegio nel quale la lista cui appartiene ha ottenuto la minore cifra elettorale percentuale di collegio plurinominale. Gli azzurri locali scommettono che la percentuale in Molise sarà più bassa, quindi Raffaele Di Mauro è dato come già parlamentare a Montecitorio con Silvio Berlusconi. E se se la gioca bene anche Caposiena può sperare….
Puglia 15 è il collegio di Cerignola, che insieme alla città rusticana assomma un altro pezzo di Monti Dauni con Ascoli Satriano, Castelluccio dei Sauri, Candela e Rocchetta Sant’Antonio, i Cinque Reali Siti, con Stornara, Carapelle, Ordona, Stornarella e Orta Nova, le Isole Tremiti, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Carpino e parte della Bat con Margherita, San Ferdinando, Trinitapoli, con Zapponeta.
La sfida più cruenta sarà tra i due big di Manfredonia, Mister 14mila preferenze Giandiego Gatta e l’uscente Pd Michele Bordo. Il primo non ha nessun paracadute e differenza del secondo e sulla sua elezione sperano in tanti, per slittare in consiglio regionale. Tra di loro si insinua un altro sipontino Antonio Tasso, imprenditore, molto attivo anche nell’ambito delle federazioni sportive. Liberi e Uguali schiera Michela D’Onofrio, ma in lista ha un altro cerignolano amico di Massimo D’Alema, Gigi Pizzolo, mentre Savino Franzi correrà per Potere al Popolo.

La città amministrata da Franco Metta alla Camera potrà votare in massa anche per Pippo Liscio, capolista con la peonia della Ministra Lorenzin, alleata del Pd dell’orlandiano Bordo, mentre Orta Nova potrà tifare per la sua candidata piddina, l’ex sindaca Iaia Calvio in seconda posizione dopo Michele Bordo. Il centrodestra alla Camera appare più sguarnito nei listini, fatta eccezione per la salviniana Patrizia Melchiorre.
Puglia 16 è il collegio del capoluogo, che comprende appunto Foggia, Ischitella, Peschici, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Vico del Gargano, Vieste.
Tutte donne le candidate all’uninominale: l’azzurra dirigente giurista specializzata in Diritto dell’Arte e diritto d’autore Michaela Di Donna, la segretaria Pd ed imprenditrice Lia Azzarone, la venticinquenne M5S Rosa Menga, medico laureata con massimo di voti al campus biomedico di Roma, e Mariassunta Marchesani detta Mary per Potere al Popolo, Marilena Di Padova per LeU, che ha dedicato 10 anni di militanza alla difesa dei luoghi della formazione, la quale potrà contare anche sulla spinta della capolista del partito di Pietro Grasso e Laura Boldrini, Gianna Fratta. Nel centrodestra, il patto di Franco Landella porterà i centristi, che vogliono far scattare Angelo Cera a votare per Di Donna, coadiuvata da Raffaele Di Mauro, potenziale “capolista” dal suo secondo scranno in lista, grazie alla legge elettorale, che elegge il capolista nel territorio in cui la forza politica ha ottenuto la percentuale inferiore.
In caso di parità, la legge premia la candidata più giovane e la grillina non ha rivale.
Al Senato
Il collegio foggiano unisce tutti i Comuni citati nel camerale San Severo più quelli del camerale Foggia-Gargano.
Si sfidano la candidata individuata dai Fratelli d’Italia Antonella Spezzati per il centrodestra, il professor Massimo Russo per il civismo pugliese di Emiliano con il centrosinistra, Marco Pellegrini per il M5S, il medico Giuseppe Trincucci per LeU e il rifondarolo Antonello Soccio per Potere al Popolo.

La dottoressa meloniana sta incassando in queste ore il consenso di molte anime liberal, che non credono nella tenuta di Michele Emiliano, dopo il 4 marzo, nonostante il Gladiatore abbia schierato un partito a sua immagine e somiglianza in tutte le province. C’è chi sostiene che l’assessore regionale Leo Di Gioia con i suoi fedelissimi stia occupando “troppi spazi”. Molti sindaci con storie di destra, da Lino Monteleone a Gianfilippo Mignogna, potrebbero decidere di non seguire per le Politiche il civismo pugliese.
Il prof e amministratore di Sanitaservice ha informato che da oggi avrebbe attivato “le azioni necessarie per sospendere nel prossimo mese tutte quelle attività “sensibili” che lo impegnano nell’Università di Foggia (esami, lezioni e sedute di laurea) e nel ruolo di Amministratore pubblico nella ASL FG (procedure di gara, concorsi, ecc….)”. E ha scritto: “Tanto, per mera opportunità e trasparenza (nessuna Legge lo imporrebbe), ma soprattutto per meglio concentrarmi sui temi e sui contenuti di questo intenso periodo”.
Alcuni esperti di campagne elettorali sperano che il penalista Raul Pellegrini aiuti il fratello 5Stelle nella sua contesa. L’infallibile superavvocato secondo i più può spostare almeno un migliaio di voti, tra clienti, colleghi e amici confindustriali. Con la neutralizzazione di Giannicola De Leonardis, Pellegrini inoltre potrà beneficiare anche di un consenso più largo, da pescare in ambienti borghesi e agricoli della provincia, non ancora “intruppati” con Spezzati o Russo.
Trincucci di LeU, professionista stimato e noto ai più giovani anche per essere il padre di Alberto, il titolare del sofisticato Palazzo d’Auria, punterà tutto sulla energia del localismo. “Ho avuto un invito da una forza politica che ha le idee chiare, ha un programma , è in sintonia con i miei sentimenti . Sono il candidato di Lucera e del mio territorio. L’unico presente in questa tornata che vi è nato, vi è cresciuto e la conosce bene . i piagnoni cronici che vogliono Lucera rappresentata hanno un’occasione per vedere compiuti i loro desideri”. I civici e il sindaco Antonio Tutolo sono avvisati.

Il collegio Cerignola-Manfredonia- Bat vedrà contrapposti due cerignolani, l’eurodeputata Elena Gentile e il geologo grillino Ruggiero Quarto contro il molfettese Beppe Zanna di Potere al Popolo e l’ex europarlamentare Sergio Silvestris, che potrà contrare sull’apporto di Gianvito Casarella dei Fratelli d’Italia e su molti altri candidati forti. Per la piddina ed ex assessora vendoliana non sarà semplice vincere la sfida, ma neanche impossibile, i sondaggi la danno superfavorita, avrà come alleati i piddini legati ad Emiliano a cominciare da Assuntela Messina, capolista e gli altri alleati delle liste collegate, a cominciare dall’avvocata socialista Maria Emilia De Martinis, capolista di Insieme, che non vorranno sfigurare.