L’assistenza sanitaria alle Isole Tremiti torna nell’occhio del ciclone dopo la denuncia di 4 autisti soccorritori che avrebbero pagato pegno per il mancato accordo tra l’Asl di Foggia ed il nuovo gestore del servizio. Gli ex dipendenti della Misericordia di Lucera, alcuni in servizio da ben 13 anni, scrivono a l’Immediato per far luce sul “mancato rispetto della clausola di salvaguardia”. “Ci avevano garantito l’assorbimento nell’associazione subentrante, la Avas San Pio – raccontano -, ma finora non abbiamo avuto notizie, così 4 famiglie sono senza lavoro ormai da 8 mesi”.
Eppure, durante i tavoli sindacali in Provincia, le prospettive delineate erano differenti. L’insostenibilità del servizio da parte della Misericordia alle medesime condizioni (ovvero la garanzia occupazionale per 14 dipendenti con “soli” 21mila euro al mese), avrebbe determinato effetti anche sul nuovo gestore.
“Dopo sei mesi ci risulta siano stati assunti 6 lavoratori, un numero inferiore al ‘pacchetto’ di 10 previsto all’inizio – ci viene spiegato dagli ex operatori -, perché così sarebbe stato determinato con l’Asl di Foggia. Il direttore generale Vito Piazzolla, insieme al direttore sanitario Antonio Battista, al tavolo tecnico in Provincia, avevano proposto ai sindacati che sarebbero rimasti 6 autisti soccorritori in Avas con contratto a 144 ore, citando i C2 storici come criterio di anzianità di servizio presso la postazione Isole Tremiti. Mentre 4 unità sarebbero rimaste all’Asl, la quale si sarebbe impegnata a ricollocarli presso un’altra postazione nel più breve tempo possibile”.
“Intanto – concludono – ancora ad oggi le 4 unità a cui la Asl ha garantito il reintegro sono ancora senza lavoro, mentre le 6 unità assunte da A.V.A.S avrebbero persino problemi nella regolarità dei pagamenti. Finora, in questa storia, gli unici a pagare siamo noi. Chiediamo chiarezza agli organi preposti, considerando l’opportunità della valutazione di un presunto danno erariale”.