di ANTONELLA SOCCIO
Clima semi estivo quest’oggi per quanti hanno salutato i propri cari al cimitero e hanno depositato dei fiori sulle tombe abbellite per la festività di Ognissanti e dei Defunti, del 1 e del 2 novembre. Questa mattina il traffico era piuttosto regolare, massiccia è la presenza dei vigili urbani, coordinati dal tenente Macario. Almeno 12 le unità collocate nei diversi svincoli, fino alla tangenziale, per garantire un flusso continuo, circolare e a senso unico.
Procedono spediti i lavori per il tempio crematorio della società di gestione PFC dei fratelli Trisciuoglio e Insalata nell’ala dell’ampliamento del camposanto. Già alla fine di novembre arriverà il forno che sarà installato nei locali progettati dall’ingegner Francesco Paolo Corbo. “Stiamo cercando di migliorare la viabilità interna ed esterna, la gente ha apprezzato il percorso principale, che si può percorrere grazie alla navetta. In questi giorni la navetta è fissa per agevolare le persone che hanno problemi di mobilità, essa non ha una sosta, lo spostamento è continuo. La maggior parte delle persone viene nella zona nuova”, spiega a l’Immediato Franco Trisciuoglio, uno degli imprenditori di Progetto Finanza Capitanata.
Sembrano scomparse anche le lagnanze sul guano e sulla mancanza di igiene sui davanzali delle cappelle, benché non manchino piccoli vandalismi, come i furti dei ciclamini e delle piante delle aiuole e alcune inciviltà nei bagni pubblici. 20 i dipendenti di PFC, con un cantiere a cielo aperto perenne e vitale a dispetto del luogo funerario. “Lamentele non ce ne sono, noi stiamo cercando di fare il nostro meglio, abbiamo un camion permanente per la pulizia del cimitero”, rimarca Trisciuoglio. In questi mesi, dopo la delibera che ha dato il via all’ampliamento, sono state realizzate ben 7 cappelle per le diverse confraternite e congregazioni. Il consumo di suolo sarà compensato dalla costruzione di cappelle gentilizie negli spazi attualmente vuoti.
Un lotto di terreno per una cappella da 10-15 loculi e 10 ossari costa 23mila euro. A differenza del passato, quando veniva data ampia libertà stilistica ai propri tempietti, ci sono solo due modelli edilizi: in pietra di Apricena e in mattoncini. Chi realizza la propria cappella paga al momento del decesso del familiare solo la tumulazione. “All’inizio abbiamo avuto più richieste per le cappelle private, ora c’è un arresto. Di sicuro dovremo trovare altri moduli per le tombe, la cittadinanza richiede cappelle chiuse, ma non possiamo certo svilupparle in altezza”, conclude l’imprenditore.
Una cosa è certa: l’efficienza esterna c’è solo all’interno della recinzione, nella silenziosa e decorosa area nuova, provvista di un ottimo parcheggio attrezzato. Gli altri due ingressi sono ancora alla mercé dei parcheggiatori abusivi. Due ragazzini rom in meno di mezz’ora avevano guadagnato stamattina già 20 euro, come hanno confidato loro stessi.