Sfilata di genitori in commissariato a Manfredonia per il caso della maestra della sezione A della scuola d’infanzia Vanvitelli, arrestata per maltrattamenti su minori. Il caso che ha scosso l’intera comunità riguarda un’insegnante di 61 anni, M.F., destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla polizia. Mentre la donna è ai domiciliari, alcuni genitori dei bambini di quell’istituto sono stati ascoltati dagli agenti per ulteriori approfondimenti. È emerso che pochi mesi fa alcuni alunni sarebbero stati ritirati dalle proprie famiglie proprio a causa dei presunti maltrattamenti. In seguito, sarebbe stata segnalata la situazione al dirigente scolastico. Infine il via alle indagini, con l’installazione delle telecamere e la raccolta degli audio. Le violenze registrate riguarderebbero circa un mese di attività in aula. Schiaffi e strattoni per futili motivi alla base del provvedimento cautelare.
I genitori, intanto, si dicono pronti a costituirsi parte civile ma, allo stesso tempo, predicano la calma. “La scuola ci terrà aggiornati – fanno sapere i rappresentanti delle famiglie -. Dobbiamo aspettare l’esito delle indagini. Inutile fare polemiche e dare opinioni, anche per rispetto dei bambini. L’istituto ha sempre collaborato con le forze dell’ordine e continuerà a farlo. C’è piena collaborazione anche tra docenti”. L’invito di tutti è anche quello di evitare “danni al buon nome della scuola”. “L’arresto dell’insegnante è una misura preventiva, data la presenza dei minori”.
L’insegnante, nel frattempo, ha rigettato tutte le accuse. Ora si attende l’interrogatorio di garanzia, che si svolgerà dinanzi al gip Ferrucci del Tribunale di Foggia. M.F. si è detta “fiduciosa di charire presto la propria posizione”. Relativamente alla misura cautelare eseguita, il legale della donna ha preannunciato un ricorso presso il Tribunale della Libertà di Bari.