Matinée di assoluta rilevanza nazionale nella sala Fedora del Teatro Giordano, gremita più che mai per l’appuntamento organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e dalla libreria Ubik. L’incontro, dal titolo “Paz e il 77. Ritratto del giovane Maestro”, è stato dedicato ad uno dei più grandi autori di fumetti di tutti i tempi, Andrea Pazienza, acuto interprete delle ansie e delle aspirazioni della sua generazione, che nella sua carriera fulminante, ha saputo esplorare tutte le potenzialità espressive della narrazione per immagini.
L’artista di San Severo è stato ricordato da due dei più autorevoli studiosi e interpreti delle sue opere: Puca Jeronimo Rojas Beccaglia e Oscar Glioti. Un racconto dall’arte pittorica ai fumetti, dai quadri alle tavole, dando vita ad una disamina affascinante delle due principali attività artistiche del maestro sanseverese, arricchito dalla proiezione in anteprima nazionale di un filmato inedito girato nel 1977 con protagonista proprio Andrea Pazienza. Un’occasione unica pertanto, per gli appassionati.
“Inseriva dentro i fumetti elementi presi dall’arte colta, nobilizzandoli – racconta al pubblico foggiano Jeronimo Rojas -. In poche parole volgarizzava l’arte nobilitando il fumetto. Le sue opere confermano la sua intenzionalità poetica, con alcuni indizi di matrice pop, anche se spesso persiste un aspetto tradizionale, quello della capacità tecnica. Fonde assieme artisti tradizionali con i rinascimentali (Schifano e Leonardo, ad esempio). Nelle opere giovanili si nota una tendenza a riempire la superficie pittorica con numerosi dettagli – precisa uno dei più autorevoli recensori italiani – ma via via la semplifica grazie anche ai suoi studi rinascimentali”.
Pazienza, voce e matita del Movimento del ’77 e della disperazione dei favolosi anni ’80, se ne è andato troppo presto, lasciando orfana un’intera generazione di lettori che attraverso lo specchio dei volti di Pentothal, Zanardi, Pompeo e tanti altri, vedevano in qualche modo riflesse anche le loro vite. Paz è morto a 32 anni, nella notte del 16 giugno 1988, la causa della morte non è mai stata resa pubblica. Solo pochi giorni più tardi avrebbe dovuto inaugurare a Peschici la prima mostra realizzata insieme al padre Enrico.
Puca Jeronimo Rojas Beccaglia, laureato e specializzato in storia dell’arte, si sta occupando di riordinare e digitalizzare l’archivio di famiglia dell’artista pugliese, con il sostegno e il placet della famiglia stessa. Successo di pubblico per l’evento organizzato nella mattinata di domenica, che ha apprezzato il modo in cui i due relatori hanno conferito dell’amico e concittadino dei presenti in sala. Con molte probabilità, l’evento, verrà replicato nella prossima stagione autunno-inverno.