“Non chiediamo nulla, ma è evidente che già stiamo facendo un congresso con rito abbreviato e c’è un candidato azzoppato, la rottura del tendine è dolorosa e prevede che per 15 giorni si stia immobili. Ci aspettiamo che gli altri candidati abbiano un sussulto di umanità”. Lo dice Francesco Boccia, sostenitore della mozione Emiliano, a chi gli chiede di un possibile rinvio delle primarie. “E’ evidente: ci sono 2 soli candidati, uno non è potuto venire. Se vogliono fare un congresso a due… E’ come andare in campo e non avere di fronte l’avversario, ma collegato da un ospedale”, aggiunge Boccia.
“Sono assolutamente d’accordo – ha detto l’altro candidato, Andrea Orlando – se un competitor è impossibilitato a fare campagna elettorale, sarebbe sensato” rinviare le primarie. “La ricerca della vittoria a tavolino sarebbe antisportiva e somiglierebbe a quei goal segnati con l’uomo a terra, gesti di mera vigliaccheria”, ha affermato Dario Ginefra, sostenitore di Emiliano.
“Ringrazio di cuore coloro che si stanno ponendo il problema di un rinvio delle primarie a seguito del mio infortunio. In particolare ringrazio Andrea Orlando per le sue parole e per la sua immediata disponibilità. Ci tengo anche a dire – afferma Michele Emiliano – che non voglio assolutamente condizionare i tempi delle primarie, non ho chiesto nulla in tal senso, ringrazio ancora chi ha mostrato spontaneamente sensibilità e immedesimazione”.
Di diverso avviso Lorenzo Guerini, coordinatore della mozione Renzi: “Facciamo tanti auguri a Michele, ma la macchina è ormai in moto”.
Emiliano: “Credo a partito e Italia”
“Sono nel Pd e mi sto candidando alla segreteria perché penso che noi abbiamo ancora la forza di cambiare il mondo, ci credo sul serio, non lo dico solo perché sono candidato. Ci credo sul serio e sono ottimista, fortemente ottimista sul destino del paese, sul destino del Pd e, se mi permettete, sul destino di questa comunità nazionale, che è tutt’altro che un Paese in declino. Questo è un Paese che vuole combattere, che ha grande desiderio di reagire e che ha grande orgoglio”. Lo ha detto Michele Emiliano concludendo il suo discorso alla Convenzione nazionale, trasmesso in un video.
“Il Pd deve essere lo strumento attraverso il quale l’Italia tornerà a essere un grande Paese”, ha concluso.