• Contatti
lunedì 4 Dicembre 2023
No Result
View All Result
l'Immediato
  • Cronaca
  • Inchieste
  • Politica
  • Salute
  • Turismo
  • Cultura
  • Sport
  • Puglia
    • Bari
    • Bat
    • Cerignola e 5 Reali Siti
    • Foggia
    • Gargano
    • Grande Salento
    • Manfredonia
    • Monti Dauni
    • Regione Puglia
    • San Severo e Alto Tavoliere
  • Cronaca
  • Inchieste
  • Politica
  • Salute
  • Turismo
  • Cultura
  • Sport
  • Puglia
    • Bari
    • Bat
    • Cerignola e 5 Reali Siti
    • Foggia
    • Gargano
    • Grande Salento
    • Manfredonia
    • Monti Dauni
    • Regione Puglia
    • San Severo e Alto Tavoliere
No Result
View All Result
l'Immediato
No Result
View All Result

Una donna tra i capi del Ghetto bruciato, la minaccia: “Troverete i morti”. Così è stato

Di redazione
21 Febbraio 2018
in Inchieste
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Una donna tra i “capi neri” del Ghetto di Rignano. La posizione di Sonia, così si chiama uno dei presunti caporali nelle campagne del Tavoliere, è ora al vaglio dei magistrati. “Tornate in cento e troverete i morti”, la parole pronunciate dalla donna lo scorso 24 febbraio, quando le forze dell’ordine si erano recate nel ghetto per annunciare l’imminente sgombero. Un provvedimento voluto dalla DDA per presunte infiltrazioni mafiose nella bidonville tra Rignano e San Severo. 

Ferma l’opposizione dei “capi”, Sonia compresa. Molti dei caporali, in realtà, non vivevano nel ghetto ma poco distanti, presso alcune masserie di campagna. Tutti, però, con interessi economici all’interno della baraccopoli: chi gestiva il supermercato, chi il bazar, chi come Sonia il bar, chi infine incassava i soldi dell’affitto, chi infine controllava il mercato del lavoro fornendo manodopera ai caporali. “Provate a venire in cento, e troverete i morti”, le parole della donna rivolte ai poliziotti.
Una frase che ora ha un’eco decisamente diversa rispetto a quel giorno, soprattutto alla luce del rogo del 2 marzo che ha ucciso due 30enni del Mali.

Si è detto che al momento dell’ordine di sgombero le persone che erano state trovate all’interno del ghetto non erano più di 80. Eppure quelle che c’erano al momento dell’arrivo delle ruspe, tre giorni dopo, erano oltre 200. “Sospettiamo che abbiano rinforzato le fila, raccattando anche gente che normalmente non vive nel ghetto, in modo tale da poter opporre una maggiore resistenza”, ha spiegato a Repubblica un investigatore. Possibile lo zampino della mafia dell’Est che ormai gestisce in esclusiva il business della manodopera nella zona. “Poco tempo fa un ragazzo è morto in un incendio proprio nel campo dei bulgari vicino Foggia”. 

Risposte importanti dovrebbero arrivare già oggi dall’autopsia che accerterà le cause di morte dei due migranti maliani. Se l’autopsia dovesse parlare di asfissia, sarebbe un punto a favore dell’ipotesi dell’incendio accidentale. Se, invece, dovesse indicare segni di violenza l’indagine prenderebbe un verso diverso. Al momento pare che i due giovani non abbiano nemmeno provato a fuggire come se fossero già morti (o tramortiti?) quando le fiamme sono state appiccate. 

Tags: caporalighetto di rignanoSan SeveroSonia
Articolo precedente

Gli abusivi dell’8 marzo, sequestrate mimose dai vigili urbani di Foggia

Articolo successivo

A lezione di pizza, la storia di ‘U-Tub arriva nelle scuole. Tappa all’Olivetti di Orta Nova

Articoli correlati

Una riunione documentata nelle carte della Procura di Milano

Le carte (bocciate dal gip) sulla “Supermafia” italiana. Ex militari, servizi segreti e le rivelazioni di “Manomozza” Annacondia

Antonio Di Carlo; sullo sfondo, il Tribunale di Foggia

Appaltopoli, presunti rapporti corruttivi tra Di Carlo e due ex funzionari dell’Asl di Foggia. “Tonì aggiustate le carte”

In alto, Riccardi; sotto, Sventurato e Rotice; a destra, il prefetto di Foggia Valiante

Interdittiva antimafia e revoca licenze alla “Enjoy Games”. In società c’erano anche Rotice e il cugino Sventurato

“Non paghi? Ti prendi le conseguenze”. Commercianti foggiani sotto lo schiaffo del clan mafioso

In alto, Pasquale Moretti e Andrea Carella; accanto, Fabio Bernardo; sotto, Giuseppe Laviano

Mafia: ambulanti e piccoli imprenditori di Foggia sotto tiro, la piovra dei Moretti sul commercio cittadino

Antonio Di Carlo, Carmelisa Di Carlo e Luigi Troso; sullo sfondo, un'immagine tratta dal video dell'operazione

Di Carlo, l’amico “capa di ginocchio” e le “offerte di comodo”. Il sistema degli appalti sui Monti Dauni

Ultime Notizie

Salute

Medici e infermieri in sciopero, potrebbero saltare 1,5 milioni di prestazioni sanitarie

Sono a rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici, le visite specialistiche e gli esami...

Qualità vita, la Puglia arranca: si salvano Bari e Lecce. Bat all’85esimo posto, Taranto, Brindisi e Foggia in fondo alla classifica

Episcopo e De Sabato

Possibile ribaltone politico a Foggia, De Sabato: “Sarebbe l’ennesimo colpo alla reputazione di una città che vuole ripartire”

Foggia ultima in Italia per il Sole 24 Ore, la sindaca: “Amarezza ma anche stimolo per un cambiamento profondo”

Torna il “Pacco dei Banditi”, la strenna natalizia della Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola

Ancora banconote false in Puglia, tre arresti della polizia nella Bat. Sequestrata anche una pistola

Quotidiano online registrato presso il Tribunale di Foggia, n. 3/2014 Società editrice: iMEDIA srls P.IVA 03942360714

  • Cookies policy
  • Privacy Policy
IMPOSTAZIONI PRIVACY

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Inchieste
  • Politica
  • Salute
  • Turismo
  • Cultura
  • Sport
  • Puglia
    • Bari
    • Bat
    • Cerignola e 5 Reali Siti
    • Foggia
    • Gargano
    • Grande Salento
    • Manfredonia
    • Monti Dauni
    • Regione Puglia
    • San Severo e Alto Tavoliere

Copyright © 2023