Giudizio sostanzialmente positivo del Ministero della salute sul Piano di riordino ospedaliero approvato dalla Giunta regionale con due distinti provvedimenti a febbraio e marzo scorsi. Criticità sulla spesa farmaceutica per la quale protrebbero esserci problemi di inappropriatezza da parte dei soggetti prescrittori. Sono questi i due punti sui cui l’assessore alla Sanità e governatore della Puglia, Michele Emiliano, si è soffermato nel corso dell’audizione che ha avuto luogo nella terza commissione consiliare.
Il presidente ha fatto riferimento alla rete di emergenza urgenza che ha integrato il riordino, prevedendo la sostituzione di diversi Pronto soccorso con Punti di primo intervento. “Bisogna evitare di ingolfare i Pronto soccorso con codici bianchi e verdi – ha detto -, e tenendo conto che le Guardie mediche notturne sono destinate a venire meno (in base a quanto previsto dall’Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di Medicina generale dovranno essere sostituite dal servizio 118, ndr), stiamo valutando soluzioni alternative facendo riferimento a strutture già esistenti”.
In merito alla spesa ospedaliera territoriale l’assessore ha detto che il sistema informatico Edotto mette nelle condizioni di verificare eventuali anomalie nella prescrizione dei farmaci. E in questa direzione si procederà, in collaborazione con le associazioni dei medici, per riportare il flusso della spesa nei termini giusti.
Poi, rispondendo alle richieste formulate dai commissari Francesco Ventola, Mario Conca, Nino Marmo, Luigi Manca, Marco Lacarra, Paolo Pellegrino, Giandiego Gatta, Cosimo Borracino, Francesca Franzoso, Giannicola De Leonardis, Ignazio Zullo e Donato Pentassuglia, l’assessore ha spiegato, per quel che riguarda la tempistica di attuazione del piano, che la riconversione delle strutture dovrà avere luogo in una seconda fase rispetto alle disattivazioni, fermo rimanendo che i direttori generali devono dare applicazione, nella loro autonomia gestionale, agli standard fissati dal D.M. 70/2015, anche in relazione agli accorpamenti di reparti che sono stati fatti per via del personale ridotto a seguito del periodo feriale. Il piano di riordino è work in progress in interlocuzione con il ministero: la giunta intende portarlo avanti avendo come primo referente la III commissione.
Sulla spesa farmaceutica territoriale che risulta cresciuta meno di quella ospedaliera, il presidente ha puntualizzato che l’incremento di quest’ultima non è dovuto a problemi di inappropriatezza. Circa l’inadeguatezza del Fondo sanitario regionale attribuito alla Puglia Emiliano ha chiesto un impegno forte del Consiglio regionale per condurre una vertenza a livello centrale. “Rinuncerei anche a 300 degli 800 milioni che l’Emilia Romagna percepisce in più a parità di popolazione – ha detto provocatoriamente -, riuscirei anche a pagare gli sprechi”. In relazione agli adempimenti previsti dalla legge di stabilità 2016 che impone il pareggio di bilancio per A.O. e IRCCS (dal 2107 previsto anche per gli ospedali delle ASL), Emiliano ha ricordato i provvedimenti approvati per l’Oncologico di Bari, per dotarlo di nuovi reparti e metterlo nelle condizioni di non registrare altri disavanzi.
In merito alla necessità di garantire un servizio di emergenza urgenza adeguato per la provincia di Foggia, considerata anche la forte presenza turistica nel Gargano, l’assessore ha fatto presente che sono operativi due elicotteri (uno a Vieste e l’altro a Foggia). Inoltre nell’interlocuzione con il ministero è stata confermata la connotazione dei nosocomi di base rafforzati con ulteriori specialità, in considerazione della particolare connotazione ospedaliera della Puglia.
Il presidente ha definito, infine, “razionale il D.M. 70/2015, uno strumento che consente di governare meglio la sanità”.
E’ stata la volta, a seguire, del direttore generale del dipartimento Salute Giovanni Gorgoni che ha ribadito che sul piano non vi è stata alcuna bocciatura. Hanno avuto luogo due riunioni a livello ministeriale con la presentazione di documenti integrativi. L’unico documento inedito che si è aggiunto al piano è quello relativo all’Emergenza urgenza, rispetto al quale il ministero ha dato il suo assenso sull’asset che prevede 5 hub di 2° livello, 15 di 1° livello e 13 ospedali di base (rafforzati).
Rispondendo a una richiesta da Andrea Caroppo sulla parte finanziaria, Gorgoni ha specificato che nel 2015 è stato registrato uno sbilancio di 53 milioni nella spesa sanitaria pugliese (coperti con un finanziamento di 60 milioni attingendo al bilancio autonomo), che si è riversato nel 2016 dove in seguito ad altri eventi si sta assestando sui 120 milioni. Rispetto all’attuazione del Piano operativo in cui si trova ora la Regione, il direttore generale ha fatto presente che entro la fine di agosto sarà presentata al tavolo ministeriale la relazione di accompagnamento (con indicazioni operative su spesa farmaceutica, attuazione del Piano di riordino, adempimenti legati all’attuazione delle disposizioni previste dalla legge di stabilità 2016, screening e centralizzazione acquisti).
Tra le osservazioni ministeriali sul Piano di riordino ha citato, tra l’altro, i posti letto per gli ospedali di comunità che devono essere almeno 15; i p.l. per le strutture di bacino che risultano in alcuni casi superiori allo standard: in particolare il disallineamento risulta più marcato per neurochirurgia, pneumologia, cardiologia e chirurgia generale. Su questa specialità verrà fatto un monitoraggio semestrale dal Tavolo ministeriale D.M. 70. Altra osservazione sul servizio di Elisoccorso: lo standard richiesto è di 600 missioni l’anno. In Puglia è di 200. Sono allo studio altre soluzioni, come quella di consorziarsi con le regioni viciniori.
Per i PPI (Punti di primo intervento) lo standard richiesto è di almeno 6000 accessi all’anno. In Puglia 24 PPI su 30 complessivi ne fanno registrare di meno. Infine le reti per le patologie: entro 60 giorni dall’approvazione finale del Piano di riordino dovranno essere approvati i relativi regolamenti. Per quel che riguarda gli emendamenti sul piano di riordino precedentemente formulati dalla III commissione il presidente Pino Romano, d’intesa con i commissari, ha concordato di calendarizzare a partire dal 31 agosto prossimo una serie di incontri (2 Asl per riunione), in cui saranno valutati alla presenza dei proponenti e dei dirigenti assessorili. Il 7 settembre si dovrà arrivare alla stesura finale del piano, a seguito del quale la Giunta regionale approverà il provvedimento finale da trasmettere al ministero.
In precedenza Gorgoni, su sollecitazione del presidente Romano, ha spiegato che l’assessorato sta definendo un indirizzo omogeneo da trasmettere alle aziende sanitarie per le procedure concorsuali: in prima battura attingere, laddove ci sono, dalle graduatorie e, in seconda battuta, fare riferimento a graduatorie relative a concorsi effettuati anche in altre regioni.