“Dopo due anni e mezzo di non governo – fanno sapere da Sel Zapponeta -, di lotte intestine all’interno della maggioranza che hanno fatto comprendere a tutti l’incapacità di questa classe dirigente di amministrare con correttezza e trasparenza la cosa pubblica, non poteva che finire così tragicamente: il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Una coalizione non omogenea, mal assortita, mai stata unita, caratterizzata da interessi e personalità contrapposte, si è frantumata. Ed è finita l’era Riontino. E – purtroppo per la buona Politica della partecipazione e della trasparenza – ciò non avviene in Consiglio comunale (tramite sfiducia) ma nelle stanze di un notaio dove esponenti della maggioranza (insieme a tutta la minoranza) hanno decretato la fine di questa nefasta esperienza di governo.
Una liberazione per il nostro paese che oggi esce da un incubo durato fin troppo (con un Comune in dissesto), che ha arrecato enormi danni alla nostra Zapponeta e che ne stava pregiudicando il futuro stesso.
E adesso? – concludono da Sel – A tutti i cittadini onesti e democratici toccherà rimboccarsi le maniche per ricostruire un percorso di sviluppo e di crescita sulle macerie ancora fumanti che due anni e mezzo di amministrazione di centro destra hanno prodotto”.