
Tornano in presidio a Palazzo Dogana i lavoratori della Diomede. 31 addetti ai Musei e all’infopoint chiusi da giugno, ultimo mese di stipendio per loro. Sospesi e non licenziati, protesteranno domani mattina in concomitanza con l’assemblea dei soci di Promodaunia, la società a partecipazione pressoché assoluta della Provincia che dovrebbe “riassorbirne” le funzioni e siglare con l’ente la convenzione. Preannunciano proteste eclatanti contro le “lungaggini burocratiche ed assemblee ordinarie che non tengono in minima considerazione la volontà espressa dall’ultima delibera consiliare”.
Era il 14 settembre quando si decideva il trasferimento dei lavoratori ad altra società con un cambio di statuto. Ma i tempi si sono allungati notevolmente. L’operazione e l’operatività del nuovo assetto sarebbero dovuti partire dal primo ottobre. Domani l’assemblea dei soci (fra cui sono compresi i comuni di Monte Sant’Angelo, Ascoli Satriano e Stornara) si svolgerà con una serie di paletti che Promodaunia avrebbe posto. La società chiede che, prima dell’assunzione di questi lavoratori, le vengano corrisposte delle somme che avanza dalla Provincia. Anche sul consulente del lavoro per le buste paga chiede delle rassicurazioni preventive.
Occorrono vari passaggi prima del trasferimento. Dopo l’assemblea straordinaria dei soci serve la notifica del notaio, al momento non ancora contattato, per il cambio di statuto. In più per la sigla della convenzione occorrono le firme dei dirigenti. Secondo il sindacalista della Filcams Cgil Gianni Palma, che da mesi sta seguendo l’odissea di Diomede, “mancano adeguate sollecitazioni in questo senso, il presidente Miglio potrebbe parlare più chiaramente alla società di cui è socio di maggioranza e sollecitare la burocrazia. Siamo allarmati, preoccupati, arrabbiati, mancano gli atti esecutivi dei dirigenti. Fine ottobre è già dicembre, considerando i tempi tecnici, per lavoratori senza stipendio da mesi è una situazione molto difficile. Sono tutte brave persone e oneste”.
Uno dei dipendenti della Diomede srl preannuncia gesti eclatanti: “Domani riprendiamo il presidio, qualcuno pensa di incatenarsi, ormai siamo disperati, noi siamo a casa senza stipendio e loro studiano, almeno la data del notaio poteva essere già fissata”.