Situazione finanziaria in peggioramento, anomalie e ritardi su tutta la linea. La relazione della Corte dei conti sul Parco Nazionale del Gargano, ente sotto osservazione, dà uno spaccato chiaro sulla gestione del presidente Stefano Pecorella e dei suoi consiglieri.
Innanzitutto non risulta ancora nominato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Consiglio Direttivo la cui scadenza naturale risale al 21 maggio 2008. Consiglio che vede direttore Vincenzo Totaro, politico di Monte Sant’Angelo finito nell’occhio del ciclone dopo lo scioglimento del comune per mafia.
Ma non è tutto, il Collegio dei Revisori del Parco dal 2005 risulta privo del membro di designazione regionale. L’ente, inoltre, dall’ottobre 2010 è sprovvisto del Direttore di nomina Ministeriale tanto che il Presidente, a seguito della scadenza quinquennale dell’incarico del Direttore precedente, ha affidato le funzioni a turno ai funzionari dell’Ente con più alto livello.
E il conto consuntivo? Approvato con un ritardo di circa sette mesi. Quello del 2013, infatti, non è stato approvato dall’Ente entro il termine di legge del 30 aprile dell’anno successivo (art. 38, co. 4, DPR cit.). Relativamente alla ritardata approvazione del conto consuntivo in esame, “la Corte – si legge nella relazione -, anche in considerazione della ripetitività del fenomeno, richiama l’Ente al puntuale rispetto della normativa in materia. In più, dall’esame dei principali risultati gestionali emerge una situazione finanziaria ed economico patrimoniale dell’Ente Parco in sostanziale peggioramento.
Ma torniamo al Consiglio direttivo, composto da otto componenti e scaduto il 21 maggio 2008 ma non ancora rinnovato. La Corte, già in un precedente referto, aveva rilevato questa anomalia considerato l’importante ruolo del Consiglio direttivo, organo che determina l’indirizzo programmatico dell’Ente definendo gli obiettivi da perseguire.
A tale riguardo la Comunità del Parco, con deliberazione n. 2 del 09 dicembre 2013, ha provveduto alla designazione di quattro rappresentanti, in seno all’ente. La deliberazione è stata poi trasmessa al Ministero con i relativi curricula. A tutt’oggi l’ente attende la nomina degli altri componenti da parte degli organi competenti, Ministero ambiente, Ministero politiche agricole, associazioni ambientaliste e ISPRA. La costituzione del Consiglio Direttivo dovrà avvenire per decreto del Ministero dell’ambiente.
Il Piano del Parco, pur deliberato dalla Comunità del Parco nel 2010 e confermato dal Commissario straordinario, risulta ancora in fase di approvazione presso la Regione Puglia. Il Regolamento ed il Piano Pluriennale Economico Sociale non sono stati ancora sottoposti alle procedure regionali per la loro approvazione.
Situazione finanziaria: dai dati pubblicati nella relazione, emerge come i debiti imputati alle spese di investimento costituiscano la gran mole dei residui passivi relativi prevalentemente all’attuazione di numerosi progetti da realizzarsi in più anni. Come evidenziato dallo stesso ente, l’avvicendarsi degli organi istituzionali, Presidente- Commissario, e l’assenza della figura stabile del Direttore di nomina del Ministero dell’ambiente dal 2009, sostituito con l’avvicendamento nelle funzioni di diversi funzionari, hanno determinato ritardi in tutte le fasi di predisposizione ed approvazione dei documenti contabili.