Si è alzato un polverone dopo il comunicato di “Libera contro le mafie” a Cerignola. Dal presidio hanno invitato il sindaco Franco Metta ad accogliere le istanze di trasparenza e anticorruzione nonostante “non” abbia aderito alla campagna “Riparte il futuro”. Su Facebook, canale privilegiato da Metta, il neo primo cittadino ha affermato di aver aderito “quando ero ancora solo candidato”. Immediata la risposta di Tommaso Sgarro, ex candidato sindaco per il centrosinistra. “Dice di aver aderito alla campagna di Libera “Riparte il futuro”, per la trasparenza e contro la corruzione già in campagna elettorale ma di questa adesione non c’è traccia – commenta il piddino -. Ennesima bufala di Metta. Noi in campagna elettorale c’eravamo proposti di diventare un sindaco con il “braccialetto bianco”, adottando la delibera “Trasparenza a costo zero” entro i primi 100 giorni di consiliatura e impegnandoci ad attuare le prescrizioni della delibera entro 200 giorni.
Trasparenza e legalità a partire dalla macchina amministrativa, adottando la carta di Avviso pubblico (già Carta di Pisa), con il codice etico promosso con le prassi da seguire da tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Oggi la macchina amministrativa viaggia invece sulla linea della continuità. Dov’è la piazza pulita promessa? Metta dov’era? Impegnato a costruire bufale. Ecco perché non ha mai accettato il confronto: non avrebbe saputo di cosa parlare sulle cose reali, vere. Adesso la sua pessima gaffe svela la totale ignoranza sull’argomento – conclude Sgarro -, confondendo un comunicato stampa del Presidio locale di Libera con l’attacco di un giornalista e facendoci capire che l’unica cosa a costo zero che poteva veramente fare non sa da che parte cominciare a farla”.