Il tempo dei sequestri per la banda dei caveau. Dopo gli arresti della Squadra Mobile, ecco che interviene la Guardia di Finanza di Foggia. Le Fiamme Gialle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. a carico del capo dell’organizzazione, Olinto Bonalumi. Sequestrati due appartamenti ubicati a Vico del Gargano, per complessivi 15 vani e una dimensione totale di circa 300 mq., e una abitazione, con annessi due terreni a Foggia.
Le indagini patrimoniali e finanziarie, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria, hanno consentito di ricostruire le operazioni bancarie con le quali, nel 2012, Patrizia Di Biase, moglie di Bonalumi, avvalendosi della complicità di due ex agenti immobiliari di Foggia, Antonio Caputo e Venturo Ricchiuti, impiegava parte del denaro contante, derivante dal furto, commesso a danno del Banco di Napoli, per l’acquisto e la ristrutturazione di questi immobili, adottando modalità atte ad occultare la provenienza delittuosa delle somme investite.
Gli accertamenti hanno evidenziato l’indisponibilità da parte degli indagati di redditi idonei a giustificare gli investimenti patrimoniali operati, consentendo di contestare agli stessi – destinatari di misure cautelari personali eseguite l’altro ieri dalla Squadra Mobile di Foggia – il reato di riciclaggio nonché di proporre all’Autorità Giudiziaria il sequestro preventivo “per sproporzione” dei cespiti.
Il valore complessivo degli immobili è stato stimato in circa 800.000 euro. L’attività di servizio si inquadra nel costante impegno profuso dalla Gdf, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, per sottrarre alla criminalità organizzata i patrimoni illecitamente accumulati, allo scopo di tutelare l’economia legale e di recidere le fonti di finanziamento da utilizzare per la consumazione di ulteriori delitti.