Nella riunione operativa tenutasi la scorsa settimana – alla presenza dei Rettori delle Università di Foggia e di Bari, rispettivamente Maurizio Ricci e Antonio Felice Uricchio; dei rispettivi Direttori di Dipartimento; dei delegati alle Scuole di specializzazione e dei delegati al Sistema sanitario nazionale dei due Atenei pugliesi – si è provveduto a ricostruire l’esatta situazione relativa alle Scuole federate di specializzazione gestite grazie alla costruttiva collaborazione in vigore tra l’Università di Foggia, quella di Bari e di altre sedi universitarie.
Nel corso della riunione, segnatamente per la Scuola federata di Gastroenterologia dell’Università di Foggia, a seguito del collocamento in quiescenza di due professori e del blocco del turnover delle assunzioni che investe da tempo le pubbliche amministrazioni, è emersa l’oggettiva mancanza della figura di un coordinatore di riferimento. Tale lacuna si è venuta a verificare anche in ragione della conclusione naturale dello scambio temporaneo tra due ricercatori per i due atenei di Foggia e Bari, quindi del ritorno in servizio presso il Policlinico di Bari del dottor Michele Barone. Questi, durante il proprio incarico temporaneo all’Università di Foggia, aveva di fatto assunto il prestigioso ruolo di coordinatore della Scuola di specializzazione e formalmente quello di direttore della Struttura complessa di gastroenterologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Foggia: funzioni, queste, che possono essere ricoperte dai ricercatori universitari solo in presenza di valide ed eccezionali ragioni di necessità, in deroga alla normativa vigente.
Il venir meno delle condizioni dello scambio, per motivi indipendenti dalla volontà dell’Università di Foggia, ha imposto il rientro del docente “prestato” dall’Università di Bari e l’avvio dell’iter concorsuale per l’assunzione di un professore associato di gastroenterologia. Si fa notare che, in una fase di estrema limitatezza di punti organico, la scelta di bandire un concorso di ruolo diventa ancor più rilevante perché conferma l’intento del nostro Ateneo di colmare un vuoto non solo negli organici universitari di Medicina, ma di rispondere positivamente alle esigenze assistenziali della collettività. Il dottor Michele Barone avrebbe potuto partecipare al citato concorso, ove fosse stato in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale di professore associato, ma, a quanto risulta agli atti ministeriali, il ricercatore barese non ha concorso per la tornata 2012 né è risultato idoneo per quella appena conclusa.
D’intesa con il professor Alfredo Di Leo, direttore della Struttura di gastroenterologia dell’Università di Bari presso il Policlinico di Bari, si è deciso quindi di formulare un segmento formativo ad hoc per consentire agli specializzandi di frequentare la Strutttura di Gastroenterologia dell’Università di Foggia presso l’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Foggia nei pochi mesi antecedenti alla chiamata del professore associato di gastroenterologia del nostro Ateneo. Per cui contrariamente alla notizia della perdita di una Scuola di specializzazione, andrebbero evidenziati gli sforzi dell’Università di Foggia prodotti nella direzione della formazione ancora più qualificata del proprio personale. La policy dell’Università di Foggia resta indirizzata verso il potenziamento e la formazione medica specialistica, naturalmente in piena collaborazione con l’Università di Bari e degli altri Atenei consorziati, nonostante il contenuto del recente D.M. di riordino delle Scuole di specializzazione di area sanitaria tenda a operare concentrazioni anche per ridurre gli stanziamenti finanziari del Ministero.
A conferma della scelta di potenziare la presenza medica a Foggia, è sufficiente ricordare la richiesta del rettore Maurizio Ricci di arricchire l’assistenza sanitaria a beneficio della collettività con l’istituzione della Struttura complessa di Cardiochirurgia presso l’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Foggia, prevista da diversi anni nel piano sanitario ma – allo stato – solo sulla carta.
Maurizio Ricci
rettore dell’Università di Foggia