“Una università localizzata a Foggia costituisce un momento necessario e strategico per lo sviluppo di un’area che supera necessariamente quella provinciale per interessare non solo la regione, ma l’intero Mezzogiorno continentale. In questa ottica si è posta sempre la richiesta del terzo centro universitario pugliese a Foggia. Una università quindi non come strumento di produzione di diplomi di laurea ma una università veramente predisposta al servizio del territorio e alla causa di una originalità nello sviluppo economico e sociale oltre che culturale. Queste, onorevoli deputati, le motivazioni di fondo per una università a Foggia”. Con queste parole Sergio Mattarella, dodicesimo presidente della Repubblica Italiana, il 12 luglio 1984 proponeva la legge per l’istituzione del “terzo polo universitario pugliese” (qui il documento ufficiale della Camera dei deputati).
Allora, esistevano solo le università di Bari e di Lecce, con la prima che superava già i 52mila iscritti. Tra i primi firmatari della proposta c’era l’onorevole foggiano Giovanni Mongiello, allora nella Democrazia cristiana. A più di trent’anni di distanza, il politico siciliano è stato eletto al Quirinale con 665 voti, ed ha dichiarato dopo gli applausi e la standing ovation : “Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. E’ sufficiente questo”. Dalla Puglia è arrivato celere il messaggio di buon lavoro dal presidente del Consiglio Onofrio Introna: “Buon lavoro presidente Mattarella, il Consiglio regionale della Puglia plaude alla sua elezione e saluta con stima il nuovo Capo dello Stato. Non poteva esserci scelta migliore per il successore di un grande presidente come Giorgio Napolitano, che ha gestito una fase difficile della politica italiana. Sono certo che col suo equilibrio, la saggezza, la grande competenza di costituzionalista e le qualità di uomo del Sud Sergio Mattarella saprà rappresentare al meglio i valori di unità e coesione di una grande comunità nazionale, nel momento particolarmente impegnativo in cui si stanno approntando la riforma costituzionale e quelle che serviranno al rilancio sociale, culturale ed economico del Paese, per confermarlo nel suo ruolo di potenza economica mondiale. Gli italiani hanno bisogno di certezze e di fiducia nelle capacità innate della nostra gente e questa elezione è un segnale forte di continuità. Dal Colle più alto, Sergio Mattarella concorrerà a guidare l’Italia verso la ripresa, per dare risposte alla domanda di occupazione, alle emergenze sociali e alle attese di milioni di lavoratori, di giovani, donne, anziani”. Il giuramento è previsto per martedì prossimo alle ore 10 nell’aula di Montecitorio.