“Tra gli ultimi colpi mortali che si stanno assestando al nostro territorio, dal punto di vista occupazionale, c’è anche la vertenza Solage che vede coinvolte 55 famiglie. Ma qui al danno si aggiunge la beffa, in quanto le due aziende – che hanno la stessa proprietà – cercano di scaricare le responsabilità del loro disinteressamento per Manfredonia sui lavoratori, che invece stanno semplicemente lottando per difendere il posto di lavoro e dimostrando una maturità che in queste circostanze non è mai scontata, tanto è vero che hanno lavorato per consegnare la produzione fino all’ultimo giorno. Alla totale scorrettezza dell’azienda, i lavoratori rispondono con la lealtà e la buona fede di chi sa di stare dalla parte della ragione”. È quanto afferma il segretario generale della Fiom Cgil di Capitanata, Ciro Di Gioia, a seguito dell´ennesima diserzione da parte della Solage Srl e la new-co B4 LIVING all´incontro presso Task Force regionale per l´occupazione, programmato per lo scorso 19 dicembre.
“La pretestuosità delle motivazioni addotte non giustificano affatto l´assenza ripetuta dai tavoli istituzionali alla Regione Puglia. Si accusano i lavoratori e i loro rappresentanti di non consentire la piena agibilità dello stabilimento ma vogliamo ricordare che fu lo stesso Massimiliano Bontempi, il promotore dell’accordo telefonico tra l’azienda e la RSU secondo cui, al fine di garantire la massima trasparenza e un clima sereno tra le parti, ‘ogni futura operazione di prelievo di materiale sarebbe avvenuta previo avviso alla RSU´. Invece, contraddicendo se stesso, il giorno dopo all’alba, Bontempi organizzò il blitz con i tre autoarticolati ed una squadra di operai per portar via dallo stabilimento chissà cosa”, afferma il segretario dei metalmeccanici foggiani.
Non c’è mai stato nessun atteggiamento di “limitazione o controllo su prerogative dell’impresa”da parte degli ex dipendenti, ricorda Di Gioia, “e che revocare l´ordinanza sindacale di cui si fa menzione nella loro lettera del 17 dicembre non è competenza delle organizzazioni sindacali ma del Comune. È inaccettabile il comportamento delle due società che non forniscono informazioni relative all´ormai fantomatico piano industriale in tutte le comunicazioni intercorse; quest´ultimo che doveva rappresentare il fulcro del confronto a cui dare la priorità su ogni argomentazione, è stato invece relegato a mera merce di scambio tra le parti”.
“Noi invitiamo ancora una volta la Solage e la B4 Living a tenere fede agli impegni presi – conclude il segretario della Fiom Cgil – provvedendo ad esporre alla Task Force il piano industriale in un incontro che si dovrà tenere quanto prima. Qualora si verificassero azioni che pregiudicherebbero qualsiasi proficua utilizzazione del sito di Manfredonia, al fine di tutelare al meglio l´aspetto occupazionale della vertenza, ci riserveremmo la possibilità di intraprendere ogni tipo di azione compreso il coinvolgimento del Giudice Delegato del tribunale di Ancona”