

Agli alleati di centrodestra per la candidatura alla Regione, Berlusconi presenta il nome del sindaco di Andria Nicola Giorgino, dopo aver tenuto un colloquio con Schittulli e avergli assicurato, pare, una candidatura in Parlamento. Bando alle primarie, Nino Marmo, che tanto le caldeggiava, starebbe pensando alla fascia da primo cittadino succedendo al candidato in pectore e superando lo scontro nella Bat con un fittiano doc, Francesco Ventola, per il consiglio regionale.
L’eurodeputato di Maglie, anche lui pro-primarie, potrebbe sentirsi sollevato da una candidatura dall’alto, comunque radicata sul territorio e corroborata da una certa esperienza amministrativa del candidato, un sindaco contro un altro ex sindaco, Emiliano, appunto. Il Nuovo centrodestra ha sostenuto Schittulli finora, non si sa cosa pensi della scelta. In ogni caso si preparano i nomi, qualcuno aveva già preso contatti con il Movimento Schittulli e probabilmente dovrà ricredersi.
Possibili partenze da An verso la Lega. Calvo incontra Salvini

L’area tatarelliana, che l’oncologo ha sostenuto sin dall’inizio, siccome il progetto di Fini sembra a medio termine e per via Capruzzi 2015 non si faranno liste, convergerà altrove, come pure alcuni ex di Fdi non proprio in sintonia con i vertici nazionali, tipo Marcello Gemmato. Altre partenze di ex An in vista delle regionali. Da San Severo l’ex assessore Primiano Calvo ha preso direttamente contatti con Salvini, senza passare dal coordinatore foggiano Mimmo Foglietta, e anche Francesco Stefanetti si è incontrato con il leader della Lega a Monte Silvano il mese scorso. Persa la Provincia e perse le amministrative a San Severo e visto, dicono, un certo “ostruzionismo” di Fi nei loro confronti, qualcuno pensa di fare i bagagli, sebbene le proposte di candidatura siano state ricevute.
Tra gli uscenti in Fi, Giuseppe Pica, Roberto Ruocco e Giandiego Gatta. Per Bari potrebbero ricandidarsi tutti, ma sui consiglieri di Cerignola e Lucera persistono dubbi. Avanzano le candidature di Fernando Caposiena, che sarebbe ben felice di sfidare il suo “nemico” Damone su San Severo, Marco Camporeale (sindaco di Serracapriola), Paolo Dell’Erba, assessore ai lavori pubblici ad Apricena dove il gruppo di Fi, dimissionario dal partito, è rientrato. Schierati su Foggia Michaela Di Donna e Luigi Miranda, presidente del Consiglio comunale. Nel Nuovo centro destra l’ex sindaco di Candela ed ex assessore provinciale Nino Santerella è già partito. Ci riprova Giannicola De Leonardis, consigliere uscente. Ci riproverà sicuramente Lucio Ventura, capogruppo della Puglia prima di tutto al comune di Foggia. Ventura, primo dei non eletti nel 2010 dopo Cecchino Damone, è pronto alla nuova sfida delle Regionali. Anche su Manfredonia il gruppo si sta riorganizzando per lanciare un proprio nome.
Il Pd e le liste di Emiliano
Michele Emiliano auspica liste con nomi femminili. Lo ha dichiarato nell’incontro dopo le feste a Bari per riprendere il filo del discorso oltre le primarie, lo ribadirà la conferenza delle donne in programma il 13 gennaio. Si tratta del comitato 50/50, quello a cui mirano è la doppia preferenza come per le amministrative e come già approvato in altre regioni del sud. L’impresa al momento sembra impossibile ma, in ogni caso, il Pd assicura per statuto una quota rosa, 5 a 3 o 4 a 3, lo stesso si dice nel centrodestra.
Sud Tavoliere: Iaia Calvio, Nicola Sgarro e Pippo Liscio

Il segretario regionale potrebbe comporre due liste legate al suo nome oltre quella del Pd. Iaia Calvio, ex sindaco di Orta Nova, al momento, pare l’unica donna disposta a sobbarcarsi l’impresa Regionali e il Pd se lo augura. Nell’area del sud Tavoliere la sua rivalità con Elena Gentile è nota e da Cerignola un nome vicino all’eurodeputato ci sarebbe già, Nicola Sgarra, capo dell’ufficio agricoltura comunale, ex consigliere del paese ofantino. Dalla dirigenza della sanità Pippo Liscio si candida con Emiliano.
Il capoluogo: Luigi Inneo (Copagri) e Gianni Mongelli

Foggia presenta il segretario provinciale Raffaele Piemontese, Sergio Clemente (Pd) e l’ex sindaco Gianni Mongelli, come ventilato durante la campagna per le primarie (lista Emiliano). Luigi Inneo, presidente provinciale di Copagri, in linea con quanto dichiarato durante le primarie, dovrebbe rappresentare quel mondo agricolo che l’ex sindaco di Bari ha conteso a Stefàno, assessore regionale al settore prima di arrivare al Senato. Con lui in lista Sel (ma nel partito aspettano di vedere come si evolveranno i rapporti con la minoranza del Pd) dovrebbe riprovarci l’uscente Pino Lonigro e il socialista Bernardo Lodispoto, ex consigliere provinciale.
Manfredonia: Paolo Campo in lista con il Pd

Sul Gargano si fanno i nomi dell’ex sindaco di San Giovanni Rotondo Gennaro Giuliani e Pio Di Giorgio, che segue dai primordi il segretario regionale.
“Irrisolta” la questione di Manfredonia, così dicono esponenti del partito, con una precisazione: “Paolo Campo sarà nell’elenco del Pd. E’ stato sindaco, ha vinto le primarie, quindi le Regionali gli spettano”. Nel caso Ognissanti faccia un passo indietro, possibile che qualcuno a lui vicino vada in lista con il candidato governatore, questo l’accordo che potrebbe essere stato sancito a due giorni dalla primarie nel paese del golfo. Allora Emiliano invitò tutti a Bari esortando ad “abbassare i toni” di una campagna infuocata, poi vinta da Riccardi, com’è noto. Da Manfredonia come da San Severo i candidati potrebbero essere anche due, uno solo nel Pd.
San Severo: Marino non si ricandida, Luigi Damone in corsa
Su San Severo il consigliere regionale uscente Dino Marino non ha presentato richiesta per la quarta proroga. Il nome del Pd che dovrebbe sostituirlo non si conosce ancora, le riunioni tenute fino a questo momento si sono concentrate sul “metodo”. Tommaso Pasqua, responsabile enti locali, traccia gli orientamenti: “Rappresentanza dei grandi centri e delle donne, rinnovamento delle liste”. Con l’election day a maggio votano anche 16 comuni della Capitanata.
In ogni caso la designazione su San Severo, nel caso riguardasse il Pd e non la lista di Emiliano, tenderebbe a proporre un candidatura di sintesi, che superi quelle spaccature che dall’elezione del sindaco in poi hanno caratterizzato il Consiglio comunale (in cui Dino Marino ha fatto sempre vita a sé) e il circolo cittadino, quasi mai in armonia.
Restiamo nell’alto tavoliere ma spostiamoci nell’area propriamente di Emiliano. Luigi Damone, il più suffragato alle ultime elezioni comunali, figlio del consigliere regionale Cecchino Damone, scende in campo. Una piccola delusione per Leo Di Gioia, nella stessa lista, che probabilmente supponeva un ritiro dell’esponente sanseverese a suo favore. Si dilegua la vicinanza tra Damone e Vendola, del resto lui era nel gruppo misto che ora approda da Emiliano. Dall’Udc di Angelo Cera schierato con il centrosinistra si fa il nome di Stefano Villani, cardiologo, consigliere di opposizione nella giunta Santarelli.