“Gli agricoltori non possono sostenere anche il peso della criminalità nelle campagne dopo anni di crisi economica”. Nel suo tour elettorale, Dario Stefàno, erede di Nichi Vendola e candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Puglia, ha sottolineato l’importanza del tema soprattutto dopo gli ultimi episodi di cronaca. I furti continui di olive, ad esempio, sono solo la punta dell’iceberg di un trend preoccupante. L’interlocuzione con il referente locale di Coldiretti, Gerardo Torchiarella, ha fatto emergere il dato del Basso Tavoliere, preda particolare dei saccheggi nei campi.
L'”agricoltura migliore”, non può che passare dalla “messa in sicurezza” del perimetro di lavoro degli agricoltori, spina dorsale economica del Tavoliere e di gran parte della Puglia. Del resto, come meglio precisato dall’assessore comunale Nicola Maffione, “sono decisivi gli interventi per favorire l’imprenditoria giovanile” in un campo che difficilmente risulta essere attrattivo per le giovani generazioni, ma che potrebbe invece risultare l’unica vera ancora di salvezza per chi è tagliato fuori dal mercato del lavoro. L’ultimo provvedimento fortemente voluto dal consigliere regionale Pino Lonigro, presente all’incontro con Stefàno, quella della legge per concedere i terreni di proprietà pubblica ai giovani, segna il passo della “continuità” con il governatore uscente in provincia di Foggia.
“Vendiamo da 10 anni di buon governo – ha spiegato Stefàno -, ed il mio impegno andrà nella direzione già solcata da Vendola. Questa è una nuova fase per la Puglia, in cui avrà un peso prioritario l’agricoltura, che deve essere salvata dai tagli del governo e dell’Unione europea. Punteremo forte sul potenziamento delle filiere e sulla produzione locale, per chiudere il ciclo economico nella nostra regione e non permettere che i frutti del nostro lavoro vengano raccolti altrove”, ha concluso.