Non bastavano le cliniche private. La crisi dell’imprenditore Potito Salatto si trascina in tv. Al punto da spingere il chirurgo foggiano a voler cedere la storica emittente locale Teleblu, presentata sul sito del gruppo come “realtà leader del panorama televisivo locale dell’area settentrionale pugliese”. Ma la “realtà” è ben diversa. Nonostante i lauti contributi distribuiti ogni anno dal Corecom Puglia, il comitato regionale per le comunicazioni, passati da 500 a 567mila euro dal 2012 al 2013, si starebbero registrando “tentativi di contrattazione al ribasso”.
Per questo, uno dei volti noti degli ultimi 6-7 anni, Francesco Fredella, ha lasciato: “Negli ultimi tempi le proposte erano irricevibili…”. La situazione per i giornalisti sarebbe peggiorata dall’arrivo del nuovo amministratore delegato, Michele Campanella, nominato nel rinnovo del Consiglio di amministrazione che ha visto l’avvicendamento tra Fatima Bronci (storico “delegato” di Salatto) con il figlio dell’imprenditore, Rocco.
Come è possibile, dunque, che la televisione foggiana che ha ricevuto più soldi pubblici non riesca più ad essere sostenibile? Basti pensare che i competitor del territorio hanno perso parecchio sul terreno tra il 2012 e 2013, dovendo perciò fare scelte pesanti sul personale. Teleradioerre, ad esempio, è passata da 635mila a 470mila euro. Telefoggia da 332mila a 296mila euro. Teledauna di Gianni Di Carlo (ex socio del Foggia Calcio), la più giovane delle tre, è passata da quasi 168mila euro a 136mila euro.
“Dopo un anno di contratto di solidarietà i benefici non si sono visti. Poi quando ci hanno chiesto ulteriori sacrifici, senza poter comprendere per quale obiettivo futuro, ho capito che non avrei potuto continuare”, commenta Fredella a l’Immediato. Con lui, altri giornalisti professionisti (Luca Pernice, Giovanna Greco e Rosalia Marcantonio), che però non hanno assecondato la “fuga” dalle nuove decisioni dolorose. Tra queste, l’ipotesi di una ulteriore riduzione dello stipendio da 1000 ad 800 euro (qualche anno fa era 1400 euro).
Il piano di “risparmio”, che fa seguito alla “ristrutturazione” promessa qualche tempo fa, preoccupa non poco i dipendenti, rimasti soltanto in 7. A libro paga ci sarebbe anche la compagna russa dell’ex vicesindaco di Foggia. Per di più, negli ultimi tempi si sarebbero reiterati ritardi nel pagamento delle spettanze che hanno raggiunto i 3 mesi. Molte collaborazioni esterne per alcuni programmi (vedi il caso di Antonella Caruso) sono state cassate a favore degli interni. Ancora loro. Gli stessi che, guardando al caso Fredella, non potrebbero certamente accettare condizioni peggiorative. Deve essere per questo che, sulla scia dei problemi sanitari, Salatto starebbe pensando di cedere tutto. Alcune fonti parlano di “trattative avviate”. Le stesse che stanno caratterizzando la lunga estate della sanità privata locale, con tentativi di passi in avanti di alcuni con clamorose acquisizioni e, dall’altra, con forti tentazioni di vendita. Teleblu non sarà certamente elusa da queste decisioni.
Quanto vale un giornalista professionista
Oggi il mestiere del giornalismo è avvilito da molti fattori. Stando a un report sul giornalismo digitale, oggi i media fanno sempre più fatica a citare la fonte dalla quale si è preso il contenuto presentato. Causa di tutto ciò è la mancanza di strutture redazionali in grado di dedicarsi agli user generated content. Per non parlare della tensione culturale fra giornalisti professionisti e citizen journalist e dell’avvento dei social network, utili a soddisfare i lettori più pigri. In tutto questo marasma a pagarne il prezzo è proprio il giornalista professionista. Un titolo ottenuto dopo anni di duro lavoro in testate più o meno importanti d’Italia, con orari da mal di testa e costante reperibilità. Una situazione che poi diventa insostenibile se lo stipendio crolla a 800 euro al mese, come nel caso di Teleblu e di tante altre emittenti e testate locali.
Tra l’altro è del 13 luglio 2011 l’accordo tra Fieg e Fnsi per il rinnovo della parte economica del Contratto Nazionale di Lavoro del comparto giornalistico. Ecco di seguito la tabella dei minimi di stipendio per i giornalisti professionisti. Cifre che in realtà, non sono per nulla rispettate.
Da giugno 2012 | |
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Caporedattore |
2.668,26 |
Vicecaporedattore |
2.483,63 |
Caposervizio/redattore senior |
2.379,51 |
Vicecaposervizio/redattore esperto |
2.242,90 |
Redattore con oltre 30 mesi |
2.122,84 |
Redattore con meno di 30 mesi |
1.551,61 |