“Qui c’è stato un grande problema malavitoso. Per questo, il mio ministero presterà grande attenzione al territorio, perché l’ambiente non può essere stuprato, ma deve diventare la leva dello sviluppo del Sud. Ci sarà la massima attenzione per la bonifica dei siti inquinati e per la salute dei cittadini”. Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante il tour elettorale in Capitanata (con il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, ed il parlamentare e sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera), ha promesso di intervenire per ripristinare i luoghi coinvolti nell’operazione “Black Land”, che ha portato all’arresto di 13 persone per traffico illecito di rifiuti. Da Orta Nova, dove il ministro è intervenuto in sostegno del candidato sindaco di centrodestra, Dino Tarantino, arriva la risposta alla Regione Puglia, che solo qualche settimana fa, attraverso le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, aveva annunciato di far riferimento al decreto legislativo 152 per far fronte alle necessità di bonific di un’area molto estesa, come quella che ha interessato il Basso e l’Alto Tavoliere.
“Arrivando in questi territori – ha affermato in piazza Pietro Nenni – ho notato l’altro valore ambientale di queste campagne stupende. Deve essere questo il punto di partenza del Sud in Europa. Perché l’Italia, compresa la parte più industrializzata del Nord, non possono prescindere dalle immense risorse del Mezzogiorno, che dovranno per forza essere valorizzate per non consegnare il Paese ai populismi”. Dello stesso avviso l’ex vicesindaco di Orta Nova durante la Giunta Moscarella: “Questi disastri non possono più ripetersi nella nostra terra – ha commentato il medico ortese -, per questo ci impegneremo al massimo per risolvere i problemi dell’inquinamento e delle potenziali ripercussioni sulla salute pubblica e ci impegneremo, con ogni mezzo, nelle attività di contrasto degli illeciti ambientali e nella tutela di un territorio vocato all’agricoltura. Il colpo che potrebbe subire la gran parte dell’economia locale dopo i fatti di cronaca – ha concluso – potrebbe essere mortale, e non possiamo permettercelo, soprattutto in questa fase congiunturale”.