“Siamo alle solite. Da un lato, un Governo regionale che annuncia un giro di vite di concessioni e permessi, rispetto a un proliferare confuso e senza regole di impianti di energie rinnovabili e compostaggio che ha ormai stravolto il paesaggio di sempre più numerosi angoli di Puglia. Dall’altro, un territorio – l’Alto Tavoliere – già sede di numerosi parchi eolici e di altri impianti dall’impatto ambientale considerevole, costretto a mobilitarsi e denunciare le conseguenze devastanti dell’ennesimo possibile via libera a un nuovo progetto di 18 aerogeneratori da 2,5 megawatt in una località ‘Casone’ definita area abbandonata, ma non lontana dai resti di un’antica necropoli”.
Per Antonio Camporeale, vicecapogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale, “non si tratta di essere pregiudizialmente favorevoli o contrari a questi progetti e tali iniziative, ma di capire, conoscere, discutere, approfondire quali strategie per l’immediato e per il futuro il Governo regionale intende perseguire in ambiti delicati come ambiente, energia, turismo, agricoltura, salute. Basta fare un giro in automobile per rendersi conto di come sono cambiati il paesaggio del Subappennino dauno o appunto del Tavoliere, per fare solo due esempi di territorio ormai saturo e prossimo al collasso. E al di là degli annunci e delle promesse, c’è qualcuno che ha qualcosa da dire di vero e di serio a quelle popolazioni e ai pugliesi che pagheranno sulla loro pelle e su quella delle generazioni che verranno il prezzo di una programmazione inesistente?”.