C’è chi parte e c’è chi arriva sui Monti Dauni. Come un gruppo di ragazzi argentini che hanno scelto Biccari per lavorare a distanza. Nell’ambito del progetto “Argentina per il Mondo” uno dei luoghi individuati dall’omonima associazione è il piccolo borgo di Biccari che attraverso la Cooperativa di Comunità da alcuni mesi sta ospitando una decina di ragazzi, nipoti o pronipoti di quegli italiani emigrati in America.
Un’iniziativa nata per promuovere l’integrazione socio-culturale di tutte le persone di origine italiana che hanno la possibilità di richiedere il riconoscimento della propria cittadinanza e vogliono stabilirsi in località come Biccari per sviluppare l’economia locale. Mariano Russo è il presidente dell’associazione “Argentina per il Mondo”.
“Siamo qui per offrire ai nostri ragazzi la possibilità di accedere alle opportunità di lavoro disponibili per le aziende locali e alle iniziative di formazione professionale, nonché alla creazione o allo sviluppo di iniziative commerciali. Abbiamo scelto Biccari perché è un paesino dove si vive bene, accoglienza e ospitalità non mancano e perché siamo lontani dal caos e dalla confusione delle grandi città. Ci troviamo bene, meglio che a casa. E per questi motivi faremo di tutto per restare a Biccari, non solo con risorse umane ma anche economiche. I ragazzi provengono dall’Argentina con i propri risparmi che vengono tutti investiti sul territorio dei Monti Dauni. Abbiamo affittato diversi alloggi, acquistiamo prodotti in loco, insomma facciamo muovere l’economia locale”.
Gina è una giovane ragazza che proviene da Rosario, la seconda città più popolosa dell’Argentina. E’ una free-lance e si occupa di turismo. “Ho scelto Biccari perché il calore e l’ospitalità della sua gente non ha uguali. Ho voluto investire i miei risparmi in questo progetto e sono ben felice di portarlo avanti da questa località dove si lavora davvero in tutta tranquillità”. Daniel è un programmatore web, contento di poter lavorare dai Monti Dauni. “Biccari è l’ideale per praticare lo smart working, soprattutto con l’emergenza covid in atto, meglio in questi piccoli comuni che nelle grandi città. Qui è come vivere con la propria famiglia, la gente è molto accogliente, ti coccola, ti porta anche da mangiare. E come si mangia bene! E poi il tempo libero lo dedichiamo a lunghe passeggiate lungo i sentieri di Monte Cornacchia, il Lago Pescara, i borghi limitrofi. Tutto molto bello. A breve mi raggiungerà la mia famiglia dal Sud America e non vedo l’ora di far conoscere anche a loro questi fantastici posti”.
MIGNOGNA: “FINO A QUALCHE ANNO FA ERA TUTTO IMPENSABILE”
Uno dei suoi grandi obiettivi non è solo quello di non far spopolare i Monti dauni, ma di far arrivare quanta più gente possibile. Ci crede Gianfilippo Mignogna, sindaco di Biccari e fautore della crescita dei piccoli borghi. “E’ la nostra grande scommessa. Continuare a lavorare sulla strategia dell’ospitalità per far sì che i nostri comuni possano essere anche dei luoghi di arrivo, di passaggio, e non solo luoghi di partenza. Fortunatamente le nuove tecnologie ci offrono importanti occasioni, e sta a noi non farcele sfuggire. Siamo orgogliosi di ospitare questi ragazzi argentini che nonostante i limiti imposti dalla pandemia si sono integrati molto bene, sono conosciuti in tutto il paese e vivono sereni questa loro nuova dimensione. E’ importante mobilitare la comunità locale, anche attraverso questi progetti innovativi. Fino a qualche anno fa era impensabile immaginare che dei ragazzi sud americani potessero vivere e lavorare a Biccari”.