“In un momento di grandi cambiamenti per la nostra società, nasce l’esigenza di un confronto che intrecci etica, filosofia e tecnologia, un dialogo ampio e aperto, in cui riflettere sul ruolo del pensiero nell’era digitale, sulle opportunità globali generate dalla tecnologia, sulla posizione dell’uomo, e su ciò che significa, oggi, promuovere il progresso tecnologico mantenendo saldo il senso di responsabilità etica”. Lo ha detto il presidente di BCC San Giovanni Rotondo, Giuseppe Palladino, aprendo i lavori del convegno “Intelligenza artificiale, fra etica, innovazione e legalità, tenutosi presso l’auditorio della Chiesa di San Pio. “Questo evento nasce con l’obiettivo di affrontare una tematica di grande attualità attraverso differenti punti di vista, come quello dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella sanità, un’opportunità per la cura e la ricerca. Una vera e propria rivoluzione, per la quantità di dati e analisi che, anche a livello finanziario e bancario, si potranno analizzare. Le domande che oggi ci poniamo sono diverse e tutte in attesa di risposta. Ci appartiene ed è comune, il desiderio di capire quale scenario futuro ci attende con l’intelligenza artificiale messa al servizio della persona. E quale utilizzo, oltre all’ambito sanitario e finanziario, le Istituzioni potranno farne. Pensiamo ad esempio alla criminalità finanziaria”.
Il dilemma fra scienza ed etica è costantemente aperto e le riflessioni di Don Alessandro Mantini – docente di Teologia Università Cattolica del Sacro Cuore ha offerto uno spunto di riflessione a cittadini, imprese e giovani sul valore di questa nuova rivoluzione digitale e umana. “È una grande sfida quella dell’intelligenza artificiale, ci apprestiamo a vivere sfide etiche di grandissimo livello come quella di poter gestire eticamente la tecnologia, ma la sfida più importante è quella antropologica. Dobbiamo saper cogliere con l’intelligenza umana l’opportunità di questa tecnologia capace di simulare i processi umani. Deve diventare un servizio all’uomo, non andare oltre”. L’arcivescovo del Gargano, Padre Franco Moscone, è stato molto chiaro nel suo intervento. “L’Intelligenza artificiale rimanga uno strumento tecnologico e non uno strumento contro l’umanità. L’uomo non può essere sostituito da nulla, neppure da Dio”. All’incontro era presente anche il Generale di Divisione Guido Mario Geremia, Comandante Regionale della Guardia di Finanza Puglia, il quale ha parlato di AI e criminalità finanziaria e di come le Fiamme Gialle sono chiamate a contrastare il cattivo uso della stessa.