Un grave atto intimidatorio ha colpito il presidente dell’associazione “Orta Nova Libera”, Eugenio Bellino, escluso di recente dalla candidatura a sindaco per irregolarità nella presentazione delle liste. Nella mattinata di sabato 10 maggio, la proprietà agricola di Bellino è stata oggetto di un raid vandalico: ignoti hanno distrutto diverse piante di vite in piena vegetazione e danneggiato i pali strutturali del vigneto, provocando un danno economico ma soprattutto un messaggio minaccioso dal chiaro valore simbolico.
In un comunicato durissimo, l’associazione denuncia con fermezza l’accaduto, definendolo l’ennesimo atto di stampo mafioso rivolto contro chi prova a rompere il silenzio e a opporsi a un sistema “infernale” che lega mafia, politica e pezzi della società ortese. Il gesto, secondo il direttivo, è un’intimidazione diretta al percorso di impegno civile e di denuncia pubblica che “Orta Nova Libera” porta avanti da anni, anche attraverso prese di posizione pubbliche e denunce circostanziate.
“Nel silenzio delle istituzioni e della politica – si legge nella nota – il ‘sistema’ non ha tardato a farsi sentire con il suo consueto modus operandi. Questa è la normalità ad Orta Nova: chi alza la testa e fa sentire la propria voce viene colpito”.
L’associazione ha espresso solidarietà e vicinanza alla famiglia Bellino, sottolineando che nessun episodio di violenza potrà fermare il percorso di lotta civile e sociale intrapreso. “Rivendichiamo con coraggio che non ci sarà intimidazione capace di spegnere la nostra voglia di cambiare questa terra”, si legge nel comunicato. E ancora: “Non ci fermeremo fino alla liberazione di Orta Nova da questo sistema che soffoca ogni speranza di riscatto”.