Il Foggia Calcio chiude il campionato tra il surreale e il grottesco. La squadra, come riportato dal Corriere dello Sport, è ormai in autogestione. Il presidente Nicola Canonico si è di fatto eclissato, lasciando i giocatori senza guida e senza copertura finanziaria per le ultime trasferte. E così, per la prossima gara in programma lunedì sera a Crotone, i calciatori rossoneri dovranno pagarsi di tasca propria l’albergo.
Una decisione che racconta meglio di qualsiasi comunicato ufficiale lo stato di abbandono in cui versa il club, un tempo culla di Zemanlandia e oggi trascinato a fatica verso la fine del campionato da un gruppo che, nonostante tutto, prova a mantenere alta la dignità professionale.
L’auto-organizzazione dello spogliatoio
La società aveva previsto la partenza in pullman lunedì mattina stesso, poche ore prima della partita. Ma i giocatori, esasperati dai recenti viaggi last minute – come quello fino a Biella in pullman per affrontare la Juventus Next Gen (1600 km tra andata e ritorno) – si sono ribellati. In accordo con l’allenatore Luciano Zauri e il direttore sportivo Luca Leone, hanno deciso di partire domenica dopo la rifinitura, come avviene nelle squadre professionistiche. Il pernottamento a Crotone, già prenotato, sarà però a spese personali di ogni tesserato. Una mossa autorizzata dagli uffici amministrativi del club, gli unici ancora attivi in un organigramma dove Canonico e suo figlio Emanuele, vicepresidente, non rispondono più a nessuno.
Canonico: “Non tirerò fuori più un centesimo”
Il presidente ha formalmente rinunciato alla gestione del club, come già annunciato pubblicamente il 31 marzo scorso: “Non tirerò fuori più un centesimo per il Foggia”, aveva dichiarato, in un’uscita pubblica dal sapore di sfida. Ha persino minacciato di non onorare la scadenza del 16 aprile per il pagamento degli stipendi: “Vedremo in base a quello che c’è in cassa”, ha detto.
Il mancato versamento potrebbe costare una penalità di almeno cinque punti per la prossima stagione, ma il patron non sembra preoccuparsene. Anzi, lancia provocazioni ai potenziali acquirenti: “Vediamo se si faranno avanti per evitare la penalizzazione”. Il prezzo fissato da Canonico per cedere il Foggia? Sei milioni di euro, cifra che comprende la debitoria, il titolo sportivo e il valore dei calciatori.
Un finale tra delusione e orgoglio
Canonico, come sottolinea il Corriere dello Sport, è indispettito da una piazza che lo contesta da mesi e che chiede con forza un passo indietro. Dopo quattro stagioni segnate da alti e bassi, l’attuale si sta rivelando la più sconcertante: tre allenatori cambiati, squadra indebolita durante il mercato di gennaio e un progressivo disimpegno societario.
In questo vuoto, resta il gruppo. Sono i giocatori a tenere in piedi la baracca, consapevoli che la salvezza – a questo punto l’unico obiettivo possibile – va conquistata sul campo. A loro, ora, il compito di salvare la categoria, mentre intorno tutto vacilla.