Un messaggio di fede, speranza e memoria. È il senso della cerimonia che si è tenuta questa mattina a Manfredonia, dove è stato inaugurato un monumento in ricordo di Francesco Pastore e Francesco Ferraro, i due carabinieri pugliesi morti nella notte tra il 6 e il 7 aprile 2024, travolti da un’auto mentre erano in servizio nel Salernitano.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari delle vittime, le autorità, le associazioni e numerosi alunni delle scuole elementari della città. Un momento di grande intensità, segnato dalle parole del colonnello Michele Miulli, comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, che ha sottolineato il significato profondo dell’iniziativa.
“Svolgere questa professione può costare la vita”
“È un messaggio di fede e speranza – ha detto il colonnello Miulli – per riprendere anche le parole che ci ha ricordato il papà del maresciallo Pastore, Matteo, anche lui carabiniere in servizio a San Giovanni Rotondo. Per noi è un momento importante e significativo, perché ci responsabilizza. Ci ricorda che svolgendo questa professione si può perdere la vita”.
Parole sentite che hanno commosso i presenti, richiamando al senso del dovere e al sacrificio. “Non è solo un’occasione per ricordare ciò che è accaduto un anno fa – ha proseguito Miulli – ma per celebrare la memoria di due servitori dello Stato che hanno perso la vita facendo il loro dovere”.
Un segno indelebile nella città
L’idea del monumento è nata da una frase pronunciata il giorno dei funerali da Massimo Rinaldi, dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Manfredonia, che ha ricordato le parole del padre di Francesco Pastore: “Spero che Francesco non venga dimenticato”. Da lì, il progetto ha preso forma.
L’opera è composta da due pietre di Apricena, ciascuna del peso di due quintali, che rappresentano i due carabinieri. Al centro, una colonna in cemento armato raffigura la patria, mentre in cima campeggia un’effige dell’Arma dei carabinieri, scolpita a mano.
Un gesto concreto, pensato per restare nel tempo, che lega indissolubilmente la città al ricordo dei due giovani militari, Francesco Pastore, 25 anni, originario di Manfredonia, e Francesco Ferraro, 27 anni, di Montesano Salentino, in servizio alla stazione di Campagna. Entrambi hanno perso la vita mentre proteggevano la comunità. E da oggi, la loro memoria è scolpita anche nella pietra.