Dopo l’azzeramento della Giunta, e in attesa del nuovo esecutivo (verrà nominato a ore con l’ingresso di Forza Italia), l’opposizione di centrosinistra compatta come non mai, boccia l’amministrazione Colangelo in questi primi mesi di governo cittadino. “Un’amministrazione che ha prodotto il nulla – hanno detto i consiglieri di opposizione nel corso di una conferenza stampa, e che non rispecchia più la maggioranza che ha vinto le elezioni”.
L’ex candidato sindaco del centrosinistra, Angelo Masucci alza il tiro e accusa. “Vogliamo rendere partecipi i cittadini di San Severo del momentaccio che sta vivendo la città dal punto di vista politico. Quello che sta accadendo è molto grave. La maggioranza attuale non è quella che ha vinto le elezioni. Il partito di provenienza della Colangelo, Alternativa Civica, ha preso le distanze e non ha votato il bilancio di previsione, un atto politico fortissimo. La maggioranza oggi è ridotta 13, si mantengono con un consigliere comunale che non faceva parte di quella coalizione. I cittadini sanseveresi queste cose le devono sapere”.
Masucci giudica anche l’azzeramento della Giunta. “Un fatto gravissimo, ai limiti della volgarità politica. Ci sono ex assessori della Giunta azzerata che si sono allontanati. Addirittura l’ex assessore Marchese ha dichiarato di essere stato minacciato per dimettersi. Tutto molto grave, e la sindaca non ha mai chiarito”.
Francesco Sderlenga, consigliere di Senso Civico, prova a dare i voti all’amministrazione Colangelo. “-50. Già dall’inizio, questa amministrazione non aveva la visione politica della città, non aveva argomenti, sta vivendo di rendita, grazie al lavoro delle passate amministrazioni. Oggi il nulla”. “Quello che sta succedendo oggi a San Severo – aggiunge il segretario provinciale del PSI, Michele Santarelli – non si è mai verificato. I cittadini davanti a questo squallido spettacolo si allontanano dalla politica. Oggi è necessario che torni la politica con la p maiuscola. Infine se questa amministrazione trova i numeri, continui a governare, altrimenti tutti a casa”.