Sarà un giudice dell’udienza preliminare, Odette Eronia, a giudicare con rito abbreviato otto foggiani accusati di aver messo a segno tre rapine tra novembre 2023 e febbraio 2024 in una gioielleria, un ufficio postale e una sala-slot della città. Una scelta strategica, quella del giudizio abbreviato, che consente in caso di condanna una riduzione della pena di un terzo, alla luce della solidità delle prove raccolte dalla squadra mobile, soprattutto grazie a filmati di videosorveglianza e intercettazioni ambientali, anche tramite microspie piazzate sulle auto dei sospettati.
Gli imputati
In carcere si trovano Giovanni Mastrullo (27 anni), Enea Bramante (26), Santuccio Bevilacqua (35), Luigi Mondelli (35) e Carlo Federico Rotunno (35). Agli arresti domiciliari Aldo D’Angelo (52), Danila Ariostini (43) e suo figlio Claudio Pesante (20). Padre di quest’ultimo è Francesco Pesante detto “U’ Sgarr”, uomo della “Società Foggiana” condannato di recente a 20 anni per mafia e droga nel processo “Game Over”.
Gli otto furono arrestati il 20 dicembre scorso su ordinanza del gip Francesca Mannini, su richiesta del pm Enrico Infante, che l’11 febbraio ha ottenuto il rinvio a giudizio immediato per evidenza della prova. Gli imputati si proclamano innocenti, anche se in sede di interrogatorio di garanzia quasi tutti si avvalsero della facoltà di non rispondere. Dopo la notifica del giudizio immediato, i difensori hanno optato per l’abbreviato.
Le rapine contestate
Il primo assalto risale al 30 novembre 2023: in tre armati di pistola e a volto coperto fecero irruzione nella gioielleria “Piccole Gioie” in via Arpi, minacciarono i presenti e fuggirono con gioielli per un valore non quantificato, a bordo di una Volvo. Per questo episodio sono accusati Mastrullo, Bramante, Bevilacqua e D’Angelo, quest’ultimo ritenuto alla guida dell’auto.
Il secondo colpo, il 31 gennaio 2024, all’ufficio postale del rione Candelaro: tre rapinatori armati di pistola giocattolo minacciarono clienti e personale, ma riuscirono a portar via appena 924 euro in contanti e un assegno da 13mila euro, bloccati dalla cassaforte a tempo. Coinvolti Bevilacqua, Rotunno, Mondelli e Ariostini, quest’ultima accusata di aver effettuato un sopralluogo poco prima del blitz. Per Rotunno anche l’accusa di evasione, essendo all’epoca ai domiciliari.
Il terzo assalto è quello alla sala-slot “Big Billionaire” in via Crispi, la sera del 13 febbraio 2024: in quattro, armati e travisati, aggredirono un dipendente colpendolo al volto e rubando 7mila euro in contanti e il portafogli. Imputati Pesante, Bevilacqua e Rotunno: quest’ultimo insieme a Bevilacqua avrebbe effettuato un sopralluogo nei giorni precedenti, non sapendo di essere ascoltato da una microspia.
Le parti civili
Sono quattro le parti offese che potranno costituirsi in giudizio: la titolare della gioielleria, l’ufficio postale di via Candelaro, la società “Euroslot” proprietaria della sala giochi e il dipendente ferito durante il raid.
La prima udienza è fissata per il 19 maggio: sarà il gup a decidere il destino giudiziario degli otto imputati. Sul tavolo, un fascicolo denso di indizi, tra filmati, tracciamenti e captazioni ambientali che raccontano tre rapine in serie e, forse, un’organizzazione più articolata di quanto emerso finora.